Costituzione e ambiente, ecco perché la sentenza della Corte sulle iniziative dell’ASviS farà epoca

(Imagoeconomica)

Di seguito il commento dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile alla sentenza della Corte Costituzionale basata sui nuovi artt. 9 e 41 della Costituzione, modificati nel 2022 dal Parlamento all’unanimità a seguito dell’iniziativa avviata dall’ASviS nel 2016.

Ecco una sintesi redatta dall’ex-senatore Andrea Ferrazzi (che svolse un ruolo cruciale nella predisposizione della riforma), dalla quale si percepisce immediatamente  la portata straordinaria e “storica” della sentenza.

“La sentenza 105/2024 della Corte costituzionale pubblicata oggi è relativa al ‘Decreto Priolo’ del 2023 del Governo. È la prima volta che la Suprema corte interviene esplicitamente citando la riforma della Costituzione in chiave ambientale e per la difesa delle future generazioni. La sentenza della Corte afferma che una disciplina che deroga rispetto alla normativa ordinaria di tutela della salute e dell’ambiente in relazione ad attività produttive, anche se di interesse strategico nazionale, è costituzionalmente legittima solo se temporanea. Per cui misure governative che impongono la prosecuzione di attività produttiva, anche se di livello strategico per l’economia nazionale o la salvaguardia del livelli occupazionale, sono costituzionalmente legittime soltanto per il tempo strettamente necessario per portare a compimento gli indispensabili interventi di risanamento ambientale. La Corte ha dunque ritenuto che è costituzionalmente illegittima la mancata previsione nel decreto del governo di un termine massimo di 36 mesi di operatività delle misure in questione ed è illegittimo consentire indefinitamente la prosecuzione attraverso un semplice abbassamento del livello di tutela dei beni della salute, dell’ambiente e della sicurezza dei lavoratori”.

Per approfondimenti: CC_CS_20240613111322