Così parlò… il Governatore della Banca d’Italia

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in foto il governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta (Imagoeconomica)

Giovedì, al convegno per i 60 anni di ICCREA Banca, istituto partecipato dal Credito Cooperativo, il neo Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta ha impartito una vera e propria lezione di economia. Sarà stata certamente attesa, anche perché la sala che ospitava quell’evento era gremita di dirigenti di uno specifico settore bancario. Quello del Credito Cooperativo, che è il tipo di banca più vicino alle realtà delle imprese di dimensioni ridotte, talvolta artigianali, comprese quelle agricole. Da sottolineare che poche ore prima l’ ISTAT, l’Istituto Centrale di Statistica, si era espresso su diversi dati che sarebbero stati commentati in quell’ occasione da Panetta, e i numeri esposti da quest’ ultimo si sono trovati in buona parte combacianti con quelli dell’ Istituto.

Avrà fatto senz’altro piacere a quanti lo stavano ascoltando avere conferma da quell’ autorevole tribuna che nel paese l’occupazione è in crescita e a ottobre il suo tasso ha raggiunto un livello da record. Esso infatti è superiore anche a quello già alto del 2021, prima che arrivasse il flagello Covid. Quindi, da economista di lungo corso quale è, ha proceduto alla disamina dei fatti salienti in generale, per predisporre gli animi alla ricezione di notizie più  specifiche riguardanti il Pase. Esse sono state concentrate nell’ osservare che la situazione sociale e economica italiana, anche se non è quella che ha connotato gli anni che hanno preceduto di poco il 2020, quindi quelli successivi alla crisi dei subprime, mostra comunque barlumi positivi. La situazione italiana non è più negativa di quella della maggioranza degli altri membri della UE. In effetti i segnali di ripresa, seppure ancora molto deboli, sono presenti in Italia come nella Casa Comune. Vanno però confermati anche se questa procedura ha bisogno di altri tipi di interventi. Uno per tutti riguarda la stabilizzazione dei prezzi (leggi freno alla corsa agli aumenti), che rischia di invalidare significativamente quanto è stato finora fatto. Uno dei temi caratterizzanti della relazione è stato quello della lotta all’ inflazione.

È pur vero che nel Paese la percentuale della stessa è in discesa più consistente della media europea, ma tanto è dovuto in prevalenza al rialzo del tasso dell’euro. Il Governatore ha voluto così..  confermare, anche se con altre parole, quanto fu espresso, per la prima volta a metà degli anni ’60, dalla Chicago School of Economics. Il Professor Milton Friedmann, che qualche anno dopo sarebbe stato insignito del Premio Nobel per l’ Economia, fondatore in quella Università del Monetarismo, definì le manovre sul denaro uno strumento valido seppure “rozzo”. Da usare quindi con parsimonia e da rimuovere una volta ottenuto il risultato. Allo stato l’apparato produttivo del Paese sta pagando anche in termini di riduzione degli investimenti l’aumento del tasso dell euro. Panetta ha aggiunto che il risultato della manovra della BCE dovrà essere rivista al ribasso non appena il tasso di inflazione si sarà avvicinato all’ obiettivo mirato, il 2%.

Esso è considerato oggi credibilmente compatibile con una crescita del PIL vicina a quella precedente la pandemia. Quanto invece ha frenato gli entusiasmi di quella platea e di quanti altri sono venuti a conoscenza dell’intervento del numero 1 di Palazzo Koch, è stata l’affermazione che è l’intero settore economico della UE che è in sofferenza. Stenta pertanto a venir fuori da una situazione che se non è di ristagno, poco manca. Se l’Italia ha seguito, come sembra, lo stesso percorso, presto verrà fuori. È perciò indispensabile che il PIL della Paese imbocchi una strada più sgombra di quella attualmente prevista dal Ministro per l’economia Giorgetti. Essa condurrebbe alla crescita di uno stentato 1%, del tutto insufficiente per la realizzazione di un piano di ripresa che si possa definire tale. Continuando a usare come riferimento le strade, così facendo non si andrebbe da nessuna parte. Quanto occorre al Paese tra le altre azioni è un intervento consistente che incentivi la produzione di beni e servizi, in sintesi che dia la spinta per poter creare nuova ricchezza. Esso dovrà essere sostanzialmente diverso da una manovra generica, in particolare non condizionato dalla finanza. Al momento per l’Italia e non solo per essa, l’importante è recuperare il tempo perduto in termini di innovazione tecnologica, avendo particolare considerazione per quanto può essere supportato dalla AI, l’ Intelligenza Artificiale. Quella terapia, prescritta dal medico Panetta al paziente Italia, è paragonabile, per la sua portata, a quella che si adotterebbe per un cavallo malato. Del resto è noto che prima di arrendersi alle avversità, quell’animale è capace di gesti straordinari. Fa piacere pensare che l’ Italia possa reagire allo stesso modo.