Corte dei Conti: Campania, regna l’inefficienza

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“Le amministrazioni della regione Campania, non intesa presentano una serie di criticità desolanti “, così Michael Sciascia, presidente della Corte dei Conti della Campania. ” La riduzione delle società partecipate in house della regione comporterebbe una grossa riduzione di spesa. Si tratta di grossi centri di spreco, razionalizzarle significa fermare un’emorragia di spesa. Se le in house vengono lasciate in mano a persone che non sono espressione diretta dei cittadini la politica, e gli enti istitutori, devono operare un controllo direzionale”. Il presidente ha inoltre anticipato alcuni dati che saranno approfonditi durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte, il prossimo 17 febbraio. Nel 2016 sono stati raggiunti, tra sentenze e sequestri, quasi 54 milioni di euro. “La grande novità del 2016 è il nuovo codice della giustizia contabile che ha introdotto il patteggiamento con il procedimento abbreviato a scopi deflattivi dopo 80 anni – ha spiegato il presidente Sciascia – ma le forze della corte sono limitate. I magistrati sono dimezzati e il governo impedisce il turn over’. “L’azione della corte dei conti ha portato anche al recupero di soldi dalle asl nell’ambito della sanità – ha continuato il presidente – dove è molto frequente la piaga dell’assenteismo”. “L’ inefficienza provoca più danni della corruzione – ha concluso Sciascia – la semplificazione è il miglior rimedio di base della corruzione. È la chiave di volta insieme alla trasparenza”.