di Francesco Bellofatto
Per combattere il Covid-19 scende in campo anche il vino rosso: la rivista scientifica Nature pubblica lo studio “Therapeutic options for the 2019 novel coronavirus (2019-nCoV)” di Guandgi Li (Xiangya School of Public Health University del Central South University a Changsha, Cina) e di Erik De Clercq (pioniere nella terapia dell’HIV presso KU Leuven in Belgio), su farmaci quali il Remdesivir, antivirale recentemente ammesso dall’AIFA alla sperimentazione, già utilizzato per Ebola, che riuscirebbe ad inibire il Covid-19.
Nello studio si fa riferimento anche alla sperimentazione di diverse molecole, quali il Resveratrolo, fenolo prodotto naturalmente prodotta da piante, come vite e cacao, capace di bloccare la replicazione virale del Mers, virus simile alla Sars-Cov-2. Lo studio dei due ricercatori indaga, inoltre, le analogie e le differenze di proteasi.
E proprio sul Resveratrolo, come riporta il quotidiano Il Mattino, punta l’Università Federico II di Napoli, con un protocollo messo a punto dal professor Ettore Novellino, del Dipartimento di Farmacia. Ma per aver effetto, è necessario che il Resveratrolo venga somministrato in grandi quantità: per ovviare a questo problema già nel 2018 aveva sintetizzato la molecola naturale in compresse, utilizzando le vinacce del Taurasi, contenenti non solo il fenolo, ma anche maltodestrine per facilitarne l’assorbimento.
Gli effetti benefici, in particolare sul sistema cardiovascolare, erano illustrati da due studi dello stesso Novellino pubblicati sulle riviste Nutrients e Frontiers, e presentati, nel dicembre scorso, al Christmas Wine Fest della cittadina irpina, nel corso di un convegno promosso dal MAVV Wine Art Museum, alla presenza, tra gli altri, di Matteo Lorito, direttore del Dipartimento di Agraria della Federico II, Anna Maria Colao (coordinatore della cattedra Unesco di “Educazione alla salute ed allo sviluppo sostenibile”), Antonio Limone (Direttore Generale Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno), oltre che dello stesso Novellino.
Il Resveratrolo è stato in questi giorni somministrato via aerosol ad alcuni degenti da Alessandro Sanduzzi Zamparelli, direttore del Dipartimento di Pneumologia dell’Ospedale Monaldi, con risultati molto incoraggianti soprattutto per controllare la fase infiammatoria del Coronavirus.
Adesso si attende il via libera dell’Agenzia Italiana del Farmaco.