Coronavirus: da Napoli al Galles l’app di Kelyon per combattere il Covid-19

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in foto Gaetano Cafiero

di Francesco Bellofatto

Si chiama ‘MoniQua’ ed è una soluzione digitale rivolta a cittadini-pazienti, medici di base, autorità sanitarie e istituzionali, che integra elementi di telemedicina, epidemiologia, algoritmi decisionali, gamification e analisi di dati per garantire il più alto livello di cura e assistenza ai cittadini e il minor rischio di contagio per i medici, messa a punto da Kelyon, società nata a Napoli nel 2008, realtà unica e innovativa nel panorama italiano del design e sviluppo di soluzioni software (e-health app e dispositivi medici software – SaMD) per la prevenzione, diagnosi e cura di malattie “life changing”.
‘MoniQua’, messa a punto da Kelyon, a partire dalla fine di febbraio, quando ci si è resi conto che Covid-19 stava diventando un’emergenza, negli ultimi giorni ha ricevuto diverse manifestazioni d’interesse anche dall’estero, in particolare dal Regno Unito, con NHS, il Servizio Sanitario del Galles in UK e con un’associazione di medici di famiglia in Piemonte.
“Da azienda che si occupa di salute e sanità – dice Gaetano Cafiero, CEO di Kelyon – abbiamo istituito subito una ‘task force’ interna con l’obiettivo di capire quali soluzioni digitali potessero essere riconvertite e impiegate per supportare gli sforzi dei medici e delle istituzioni nell’arginare l’avanzata del virus. Data la nostra esperienza e competenza nello sviluppo di SMD (software medical device) e applicazioni per il disease management e patient empowerment, ci è apparso chiaro fin da subito che un’emergenza sanitaria del genere non poteva avere come protagonisti i soli ospedali; urgevano strumenti per sostenere, potenziare e tutelare i medici di famiglia, mettendoli in condizione di assistere i cittadini-pazienti in isolamento domiciliare e individuare precocemente i nuovi casi, senza correre a loro volta il rischio di essere contagiati”.
‘MoniQua’ comprende un’app per smartphone che permette ai cittadini-pazienti di compilare autovalutazioni quotidiane dei propri sintomi e parametri vitali (es. la temperatura corporea), di comunicare direttamente col proprio medico attraverso canali sicuri e di reperire informazioni ufficiali e attendibili sulla Covid-19 e sui comportamenti da seguire durante l’isolamento. Il medico può monitorare lo stato di salute dei propri assistiti sia da computer che da smartphone, prendendo decisioni (es. ospedalizzazione, impostazione di terapie) in base alle autovalutazioni compilate e ad eventuali televisite e teleconsulti. Infine, le autorità locali, regionali e nazionali possono monitorare la situazione ed individuare prontamente nuovi focolai nel territorio di competenza grazie ad una piattaforma web che supporta l’analisi di dati aggregati, la visualizzazione grafica di trend e l’allerta immediata in caso di eventi che richiedono azione tempestiva (es. possibili nuovi focolai, violazioni di isolamento fiduciario).
“Sono in corso di valutazione ulteriori funzionalità in base alle necessità e agli obiettivi che le autorità sanitarie e istituzionali stanno esprimendo – conclude Cafiero -. Si tratta di una situazione in rapida evoluzione, e noi cerchiamo di muoverci altrettanto velocemente con ‘MoniQua’, per assicurarci che continui a rappresentare uno strumento realmente utile nella sfida contro la Covid-19. Siamo disponibili a offrire gratuitamente fino alla fine dell’anno la nostra applicazione a enti pubblici, società mediche e strutture sanitarie che ne faranno richiesta”.