Coronavirus, Campania: situazione drammatica per 360 mila lavoratori in nero (1 su 3 nei campi e in edilizia)

935

In Campania il tasso di lavoro nero è stimato al 20% a fronte di un 13,1% di media italiana. Su un milione e ottocentomila lavoratori nella regione, dunque, lavorano in modo irregolare circa 360.000 persone. I dati sono quelli dell’Istat relativi al 2018, disponibili nello studio sul sommerso. Nei campi la percentuale di lavoratori a nero è stimata per la Campania al 33,4%, segue l’edilizia al 30%. Più basso, ma sempre maggiore della media nazionale, il tasso nei servizi che è al 19,4% mentre nel settore manifatturiero si attesta intorno al 13%. La platea dei servizi include lavoratori a nero di commercio, turismo, ristorazione, artigianato, camerieri, ma anche ad esempio i collaboratori di barbieri e parrucchieri. “Non si tratta di grandi evasori – spiega Delio Miotti, dirigente ricerca della Svimez – ma di lavoratori considerati marginali in un mercato del lavoro segmentato e attribuibile alla fragilità del nostro sistema economico. E poi bisogna pensare agli immigrati che lavoravano a nero e che non hanno neanche il reddito di cittadinanza”. Per loro la situazione sarà ancora più drammatica.