“Abbiamo raggiunto la consapevolezza che siamo un sistema Paese. E’ un paese più coeso di Francia o Germania. Il simbolo? Il Patto di sistema contro l’inflazione, il carrello tricolore. In nessun Paese è successo. Noi stiamo affrontando in maniera più coesa l’inflazione”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso intervenendo al 38° convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Capri.
“Sulla manovra pesa l’alto debito pubblico, notevolmente aumentato negli ultimi anni, pesa poi l’aumento dei tassi della Bce che ci costringe a pagare di più il rifinanziamento, pesa la contabilità per quest’anno e i prossimi anni del superbonus. Nessuna autorità aveva valutato appieno le conseguenze di questa misura” ha detto Urso sottolineando che “con queste zavorre si fa una finanziaria responsabile che vada comunque nella direzione che abbiamo intrapreso dal primo giorno di legislatura. Abbiamo tagliato il cuneo fiscale. Malgrado le correnti avverse noi continueremo per rendere strutturale il taglio del cuneo”, ha concluso il ministro.
Stellantis? Spero buone notizie dalla prossima settimana
“Spero di poter dare buone notizie sull’automotive italiano anche nella prossima settimana, stiamo lavorando per recuperare la latitanza e gli errori dei precedenti governi”, dice il ministro delle Imprese rispondendo ad una domanda sulle prospettive degli stabilimenti Stellantis, come a Pomigliano, a margine del convegno dei Giovani Imprenditori. “Io sono convinto – dice – che nelle prossime settimane riusciremo a dare un segno di inversione di tendenza e tornare a produrre veicoli nel nostro Paese garantendo i siti produttivi anche nel settore automotive e nel frattempo stiamo lavorando alla presenza di un altro produttore”.
Per Tim fiducia sin una soluzione con fondo estero
Sul dossier Tim, dice ancora Urso, “dobbiamo trovare una soluzione e sono fiducioso che si trovi, per quanto riguarda la rete nazionale, con l’intervento di un fondo internazionale a dimostrazione di come questo Governo sia aperto agli investimenti internazionali”.
