“Contra Spem Spero”, storie dall’Ucraina raccontate da 7 fotografi

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Roma, 29 mag. (askanews) – Dopo le tappe di Roma, Milano, Genova, Palermo e Bari, dal 30 maggio al 30 giugno 2024 al Forte Marghera di Mestre (Venezia) sarà visitabile la mostra fotografica “Contra Spem Spero – Storie dall’Ucraina”. Sette fotografi ucraini – Lyubov Durakova, Kateryna Aleksieienko, Alena Grom, Gera Artemova, Mykhailo Palinchak, Elena Subach, Volodymyr Petrov – condividono i loro progetti documentaristici e artistici sulla vita durante il periodo della guerra regalando allo spettatore uno sguardo autentico ma mai senza speranza.

La mostra fotografica “Contra Spem Spero – Storie dall’Ucraina” chiude la Festa dell’Europa a Venezia #FestaEuVenezia2024 3-31 maggio 2024 giunta alla sua XII edizione dal titolo “Diritti al voto” come segno della natura europeista della Città di Venezia e dei partner istituzionali che vi collaborano da sempre.

L’iniziativa, in vista delle Elezioni europee di giugno, frutto della collaborazione tra Comune di Venezia – Europe Direct, Consiglio d’Europa – Ufficio di Venezia, Parlamento Europeo – Ufficio di Milano, Commissione Europea – Rappresentanza a Milano – ha messo in risalto la “vocazione europea” del capoluogo lagunare, quale luogo di riflessione sull’Europa. Soddisfazione per i dati complessivi di questa edizione che volge al termine: circa 30 eventi tra seminari, celebrazioni, proiezioni, incontri e mostre, quasi 30.000 partecipazioni di persone interessate tra giovani e cittadini, con la collaborazione di più di 40 partner locali, nazionali ed europei.

La mostra è a cura di Kateryna Radchenko dell’Odesa Photo Days Festival, organizzata dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia con il supporto della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, l’Ambasciata del Belgio in Italia (Presidenza del Consiglio dell’Unione europea) l’Ambasciata di Spagna in Italia, l’Ambasciata di Svezia in Italia e l’Ambasciata d’Ucraina in Italia e in collaborazione con la Città di Venezia, Europe Direct Venezia Veneto, Fondazione Forte Marghera e StudioNex.

Fino al 30 giugno 2024 nella Polveriera Francese del Forte Marghera attendono lo spettatore storie visive che vanno da quella della documentarista ucraina che si è arruolata nelle Forze Armate, a quella della gente di Kyiv che si confronta in uno spazio vitale profondamente segnato dalla guerra con una nuova “normalità”, fino al diario visivo personale dei rifugiati ucraini in Polonia.

Il titolo della mostra fa riferimento a un testo della poetessa classica ucraina Lesia Ukrainka, scritto nel 1890, un monologo dell’autrice che proclama lo spirito di speranza e di opposizione a tutti i problemi anche nelle circostanze più difficili. La mostra è divisa in tre parti – la lotta, la speranza e l’indomani – che parlano ognuna della nuova realtà e dell’adattamento alla vita durante la guerra, della lotta per l’esistenza del Paese, delle esperienze traumatiche e della speranza che li spinge a continuare a vivere.

“La guerra in Ucraina infuria da nove anni e sono passati ormai due anni da quando la Russia ha lanciato un’invasione su larga scala. È difficile esprimere a parole il complicato mix di sentimenti provati dagli ucraini. Ritengo che le storie visive possano raccontare con maggiore precisione cosa significhi vivere in tempo di guerra e mantenere ancora la speranza nei nostri cuori”, ha dichiarato la curatrice Kateryna Radchenko.

“Dopo quasi un anno, la mostra itinerante Contra Spem Spero raggiunge la sua simbolica ultima tappa a Forte Marghera: il fatto che in Europa siamo riusciti a trasformare le fortezze in musei è un grande successo. Allo stesso tempo, la persistente e brutale guerra di aggressione russa contro l’Ucraina dimostra che dobbiamo difendere questa pace. Anche l’Ucraina ha il diritto di vivere in pace e sicurezza. È nostra responsabilità sostenerla nella sua lotta per la libertà e l’indipendenza finché sarà necessario per trasformare questa loro speranza in realtà. La nostra piena solidarietà va al popolo ucraino. Non dimentichiamoli!”, ha sottolineato l’Ambasciatore tedesco Hans-Dieter Lucas.

Fin dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, l’impegno dell’Unione europea a fianco del popolo ucraino e degli artisti ucraini è stato fermo e costante. Il potere evocativo di queste immagini rafforza ancora di più la volontà di sostenere la resistenza ucraina per ripristinare la pace in Europa e avviare la ripresa post-bellica nel Paese”, ha affermato il Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Antonio Parenti.

“Il Belgio detiene attualmente la presidenza del Consiglio dell’Unione europea. Il primo febbraio i capi dei governi dell’UE a 27 hanno confermato il loro sostegno all’Ucraina impegnandosi a stanziare un bilancio supplementare di 50 miliardi di euro. Questa decisione dimostra l’unità europea nel sostenere l’Ucraina fino a quando sarà necessario. Nel frattempo, abbiamo anche aperto la porta al percorso dell’Ucraina affinché diventi un membro a pieno titolo dell’UE. Durante la presidenza belga continueremo a lavorare su ulteriori misure, sperando di poter raggiungere la pace. Slava Ukraini!”, sono le parole dell’Ambasciatore belga PierreEmmanuel De Bauw.

“La guerra ha colpito ancora una volta l’Europa. L’aggressione russa è inaccettabile e illegale. Dobbiamo sostenere instancabilmente l’Ucraina nella sua lotta per la libertà. L’Unione europea si è schierata all’unanimità per la libertà e la giustizia durante questa guerra, uniti possiamo fare grandi cose. Siamo più forti insieme!, è l’esortazione dell’Ambasciatore svedese Jan Björklund.

“La fotografia è una fissazione materiale delle immagini terribili della guerra che la Russia ha iniziato contro l’Ucraina, la guerra che non sceglie determinati obiettivi, ma distrugge tutto ciò che può essere distrutto: vite umane, cultura e storia del Paese. Attraverso la resistenza instancabile e l’incredibile eroismo, superando con dignità le prove della guerra, gli ucraini si stanno muovendo verso un nuovo livello di autocoscienza, autoidentificazione, statualità, soggettività mondiale. Ringraziamo tutti coloro che oggi, insieme al popolo ucraino, si stanno impegnando per fermare l’aggressione russa nel centro dell’Europa”, commenta l’Ambasciatore ucraino Yaroslav Melnyk.

“La guerra in suolo europeo, frutto di un’aggressione russa contro l’Ucraina, ha cambiato la nostra prospettiva sui conflitti bellici. Avevamo una visione distante dalle catastrofi di una guerra che non ci coinvolgeva direttamente. Ora, colpiti dagli orrori della guerra su un popolo fratello nel cuore dell’Europa, fissare lo sguardo su un atto di barbarie ingiustificato e sulla resistenza eroica del popolo ucraino ci rende solidali nel dolore e nella lotta. La fotografia cruda e diretta, fissa il desiderio di vita, di pace e di libertà di un popolo ingiustamente attaccato”, ha concluso l’Ambasciatore spagnolo Miguel Fernández-Palacios.