Consulbrokers, a Milano un incontro sul futuro del risk management

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Nasce nel 1988 ed è presente in Italia con sedi ed uffici a Bergamo, Genova, Milano, Bologna, Roma, Campobasso, Napoli, Bari, Potenza e Catania. E’ la Consulbrokers S.p.A., che da sempre opera nel campo del brokeraggio assicurativo. Tra i suoi clienti figurano aziende pubbliche, istituzioni, associazioni professionali, imprese nazionali ed internazionali, piccole e medie aziende. Dopo un ventennio di attività nei mercati assicurativi e riassicurativi, l’apertura di una sede operativa a Londra ha consentito di ampliare le sue prospettive in campo internazionale e di aprirsi al mercato riassicurativo mondiale. In particolar modo ai mercati Asiatici, del Medio Oriente, Africani e Latinoamericani. Di recente, a Milano, l’esigenza di una messa a punto delle sue strategie al cospetto della grande rivoluzione digitale che sta radicalmente cambiando il mondo del risk management. E con esso il mestiere dell’assicuratore. Argomenti al centro di un confronto tra un centinaio di professionisti riuniti in un locale milanese. “Il nostro mondo – spiega Alfredo Amato, amministratore delegato della società di brokeraggio – è da sempre in bilico tra esperienza ed innovazione. E il nostro mestiere sta rapidamente evolvendo, perché dobbiamo garantire la fiducia del cliente, conoscere a fondo i rischi del suo business, ma al tempo stesso velocizzare al massimo tutte le attività di “mediazione” che prima richiedevano giorni. La realtà di oggi ci chiede invece – sottolinea Amato – di quotare una polizza sul mercato internazionale”.
Prende la parola Leonardo Prati, romagnolo, fondatore di una start up di successo nel settore del turismo. E’ un Digital Strategist, e risponde a numerose domande circa la nuova frontiera del digitale, a metà tra il marketing e la realtà 4.0. “Il processo di trasformazione digitale riguarda tutti e tutto. Pensate a cosa erano le agenzie turistiche solo dieci anni fa e cosa sono adesso. Cambiare non è una possibilità – insiste Prati – ma una certezza. Dobbiamo solo chiederci non se, ma quando accadrà”.
Il confronto va avanti per ore, è la scelta di avere un outsider del mondo assicurativo a parlare di digitale funziona perché assicura un cambiamento di prospettiva. “Obiettivo fondamentale oggi? Fornire informazioni. Un requisito fondamentale della comunicazione digitale ma anche una caratteristica delle attese del cliente”.
Il cliente del resto è il primo ad aver cambiato prospettiva. Se fino a non molto fa era naturale richiedere al proprio assicuratore riservatezza e serietà, oggi l’accesso alla rete assicura disintermediazione. “L’assicuratore riesce a stare sul pezzo – conclude Prati – solo a condizione di produrre contenuti senza timore di condividerli in rete”.
Le proiezioni di mercato per la Consulbrokers sono più che positive, e l’incontro milanese serve anche a fare il punto sulle prospettive. Dopo l’incremento di fatturato maturato nel 2018 e nel 2019, con le previsioni del 2020 la società punta a scalare posizioni tra le aziende operative in Italia.
“Abbiamo da un anno sviluppato DIB – aggiunge Emanuele Corsico Piccolini, giovane dirigente della Digital Operations – ossia un’app riservata ai partner, che sta cambiando radicalmente il nostro modo di lavorare”. Con il suo team di under 30 Piccolini ha presentato di recente il nuovo prodotto in occasione del 12hrs.us presso la sede dell’Hamburg School of Business Administration. Il progetto DIB, realizzato con il supporto di MindLab, uno spin-off della Bicocca, ormai è operativo ed entrato già nella fase della formazione degli operatori. Si tratta di una piattaforma digitale di supporto al lavoro del broker che può in tempo reale quotare e verificare in pochi secondi le migliori opportunità per il proprio cliente. “Occorrerà del tempo – conclude Piccolini – ma la piattaforma diventerà presto l’ambiente principale di lavoro dei nostri professionisti”.
Consultbrokers ha quindi accettato la sfida in un settore dove relazione, esperienza e riservatezza erano le leve indispensabili per il successo. Fino a ieri. La rivoluzione digitale e la realtà del mondo interconnesso offrono infinite opportunità. E poi, non è forse vero che “nel calcolo delle probabilità” gli assicuratori non sono secondi a nessuno?