Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia incassa il sostegno di Camera di Commercio e Regione

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L’Irpinia celebra il Consorzio di Tutela e la leggenda dei vini della nostra provincia. All’ex Carcere Borbonico – dove si è svolto “Libiamo ne’ lieti calici”, l’evento di celebrazione del recente riconoscimento ministeriale e dell’incarico di vigilanza “erga omnes” – imprenditori, istituzioni e mondo della formazione hanno stretto un patto ideale per lo sviluppo di uno dei settori chiave dell’economia locale. Introdotto dai saluti del presidente della Provincia Domenico Gambacorta, il confronto è stato aperto dal racconto dei protagonisti di un’avventura iniziata nel 2003, con la prima presidenza del Consorzio del Cavaliere del Lavoro Antonio Mastroberardino. La sua lungimiranza e capacità di coinvolgere i produttori intorno ad una sfida comune è stata rimarcata dal figlio Piero, che ha narrato le prime fasi di vita del sodalizio, quando Antonio, padre della viticoltura irpina e non solo, mise in campo tutto il suo impegno e passione girando nelle case comunali delle aree di produzione per sensibilizzare i viticoltori sull’importanza di stare insieme. La dedizione di Antonio Buono, secondo presidente del consorzio, ha invece gettato le basi per le prime sinergie con le istituzioni locali, il consolidamento della base consortile e la raccolta delle prime risorse atte a consentire al Consorzio di muovere i passi successivi. Daniela Mastroberardino, che è intervenuta per ricordare la breve ma intensa presidenza del fratello Lucio, scomparso prematuramente, e la past president Milena Pepe hanno auspicato un impegno ancora più forte e condiviso per la crescita e il radicamento della filiera vitivinicola irpina anche e soprattutto al di fuori dei confini provinciali e regionali. Soddisfatto il presidente del Consorzio Stefano Di Marzo. “E’ un giorno storico per questa provincia che vede coronare un sogno inseguito a lungo. Il mio primo anno di presidenza è stato intenso e fruttuoso: ora si tratta di andare avanti lungo la strada dell’unità e della condivisione. Il Consorzio – ha sottolineato Di Marzo – è la casa delle imprese di questa filiera”. La voce delle imprese è stata completata dagli interventi di Pierpaolo Sirch (Feudi San Gregorio) e Carlo De Lisio (Cantine De Lisio) che hanno dato voce ai problemi visti da una azienda di grandi dimensioni e da una molto piccola e giovane. Il Consorzio ha incassato il sostegno esplicito delle istituzioni di riferimento, a partire dalla Camera di Commercio di Avellino. Il presidente Oreste La Stella si è detto pronto a sostenere anche finanziariamente l’azione del Consorzio di Tutela. Impegni che sembrano annunciare una netta inversione di tendenza rispetto al recente passato. “Il nostro ente è disponibile ad accogliere le istanze degli imprenditori e a finanziare attività di formazione e promozione”. Le grandi potenzialità del settore vitivinicolo regionale, e irpino in particolare, sono state esaltate dal direttore generale per le Politiche Agricole della Regione Campania Filippo Diasco, che ha invitato il consorzio e le imprese irpine a capitalizzare le risorse comunitarie.