Consorzio Mozzarella di Bufala, iniziative pro export

67

 

Aumenta la richiesta di mozzarella di bufala campana Dop all’estero, con valori che superano il 30% sul totale della produzione, e il Consorzio di tutela è in prima linea nella promozione di attività finalizzate ad agevolare l’export, necessità sempre più avvertita dalle aziende. Le potenzialità e le problematiche legate all’export della mozzarella di bufala campana Dop negli Usa e in Cina sono al centro delle nuove iniziative promosse. Il Consorzio di tutela si è mosso in due direzioni proprio al fine di abbattere quelle che possono essere considerate di fatto delle barriere non tariffarie. In primo luogo l’organismo di tutela è volato in Cina, Paese che rappresenta valori ancora limitati in termini di export ma dalle grandi prospettive, è stato oggetto di numerosi approfondimenti. In particolare, l’analisi degli aspetti della normativa vigente e delle leggi di prossima attuazione è stata il filo conduttore dell’appuntamento organizzato lo scorso 15 marzo in Cina. Il responsabile dell’area Certificazione del Consorzio, Giampiero Perna, ha preso parte al tavolo tecnico, tenutosi all’Ambasciata italiana di Pechino, sulla promozione e protezione dei prodotti Dop e Igp nel Paese asiatico dal titolo “The Extraordinary Italian taste: Promotion and Protection Of Italian Gis in China”. L’incontro-seminario è stato articolato in quattro fasi: promozione delle Dop e Igp; strategie di protezione in China; incontri tecnici con i distributori e importatori locali; confronti tecnico istituzionali con le autorità sanitarie e doganali cinesi (Aqsiq). Sotto la lente le attuali criticità legate allo sdoganamento delle merci e alle lungaggini burocratiche e temporali. In media occorrono da una a tre settimane, in base al tipo di prodotto e alla complessità dei controlli di qualità, per ottenere l’ok all’ingresso dei prodotti. Focus anche sui problemi legati all’interpretazione degli aspetti obbligatori sull’etichettatura specifica, secondo quanto stabilito dalle “Norme Generali per l’Etichettatura dei prodotti alimentari pre-confezionati” stabilite dal Governo cinese, che sono state oggetto preminente dell’incontro tecnico istituzionale.