Confronto tra diplomatici sul tema della violenza alle donne

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In foto Alexandra Bugailiskis
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’Ambasciata del Canada in Italia di cui l’Ambasciatore Alexandra Bugailiskis,  l’Ambasciata britannica a Roma e l’Associazione Differenza Donna, in collaborazione con la LUISS School of Journalism, hanno presentato “La versione di lei – Her Story”, un confronto internazionale sul ruolo e responsabilità dei media nella narrazione della violenza sulle donne, come relaziona il Giornale Diplomatico.
L’evento – il primo di una serie di quattro incontri di studio previsti nel 2022 – che si è’ tenuto martedì 8 marzo alle ore 15, vuole essere un confronto tra Italia, Canada e Regno Unito, insieme a Differenza Donna, volto a mettere in evidenza stereotipi e pregiudizi radicati nel linguaggio mediatico, sia visivo che verbale, che contribuiscono a una narrazione distorta del fenomeno. I risultati del confronto consentiranno di identificare e promuovere a livello mediatico, e presso i futuri professionisti del settore, una narrazione consapevole, priva di sensazionalismi, della violenza sulle donne.
L’apertura dei lavori è affidata a Gianni Riotta, direttore della LUISS School of Journalism. Il ministro per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti ,rivolgerà i suoi saluti istituzionali insieme all’ambasciatrice del Canada, Elissa Golberg; al vice capo Missione dell’ambasciata britannica a Roma, Eleanor Sanders, e alla presidente di Differenza Donna Aps-Ong, Elisa Ercoli.
Tre giornaliste di eccezione hanno portato  il loro contributo al dibattito moderato da Elisa Ercoli: Monica Maggioni, direttrice di RAITG1; Anna Maria Tremonti, giornalista e reporter della CBC/Radio–Canada; Megha Mohan, la prima corrispondente gender e identità della BBC.
Il dibattito è stato seguito da un laboratorio interattivo, aperto a studenti e professionisti del settore dei media, condotto da Elisa Ercoli e Luisa Garibba Rizzitelli, giornalista esperta di comunicazione e politiche di genere, in collaborazione con la prof. di Sociologia dei fenomeni politici Flaminia Saccà e la dott. Rosalba Belmonte, esperta in Gender Studies e docente di Sociologia generale dell’Università della Tuscia.
“È arrivato il momento di agire per fermare la violenza sulle donne, un fenomeno comune a tutti i paesi e a tutti gli ambienti socio-culturali. La protezione e il progresso dei diritti umani delle donne e delle ragazze sono una priorità che il Canada persegue a livello globale con la sua politica estera femminista e la sua politica di assistenza internazionale femminista, e a casa propria con il piano federale strategico e il piano d’azione nazionale di lotta alla violenza di genere contro le donne e le ragazze indigene. Il confronto di oggi, tra esperte italiane, canadesi e britanniche sul potere del lessico e della parola, vuole diffondere consapevolezza e combattere stereotipi e pregiudizi esistenti nei media, grazie a una giusta narrazione della violenza sulle donne”, ha detto Elissa Golberg, ambasciatore del Canada in Italia.
“La violenza di genere è una piaga che colpisce tutte le società a livello globale e che la pandemia del Covid-19 ha purtroppo aggravato. È nostro dovere mantenere alto il livello di attenzione, per influenzare in modo positivo le generazioni future cercando di sradicare i pregiudizi culturali e un linguaggio inadeguato. I media, e la TV in particolare, svolgono un ruolo fondamentale in questo contesto: la narrazione giornalistica della violenza maschile sulle donne dovrebbe essere il più possibile accurata e obiettiva, evitando racconti distorti che possano alimentare la violenza sulle donne. Per questo con l’Ambasciata del Canada e Differenza Donna ci è sembrato necessario parlare di questi temi in un luogo importante rispetto al tema della narrazione giornalistica della violenza sulle donne, come la scuola di giornalismo della LUISS, fucina di nuovi e influenti giornalisti”, ha commentato Eleanor Sanders, vice Capo Missione, dell’ambasciata britannica a Roma.

“Stereotipi e pregiudizi patriarcali intossicano le nostre relazioni e visioni del mondo. Possiamo fare la differenza insieme ai media perché svolgano davvero la loro funzione. Parlarne in un contesto così prestigioso ed internazionale sarà un grande arricchimento per tutte e tutti”, ha sostenuto Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna Aps-Ong.