Conflitto interessi, si accende clima

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Clima acceso in commissione Affari costituzionali alla Camera durante la discussione del ddl sul conflitto di interessi. Il relatore di minoranza Paolo Sisto di Forza Italia si è dimesso dal proprio incarico in segno di dissenso nei confronti del Pd che ha “bocciato anche l’unico emendamento di Forza Italia accantonato”.

Dimissioni accolte, però, con sufficienza dallo stesso Pd e dal M5S. Secondo i dem, la decisione di Sisto non compromette il lavoro sul testo in quanto quello del deputato Fi sarebbe stato un ruolo sostanzialmente formale dovuto al suo precedente incarico di presidente della commissione Affari costituzionali.

“Se Forza Italia ci attacca perché dice che è una legge troppo restrittiva, è una buona legge”, afferma il deputato Emanuele Fiano mentre Francesco Sanna, relatore di maggioranza accusa: “La posizione di Forza Italia sul conflitto di interessi è bizzarra per il modo ma non inspiegabile: vorrebbero demolire i punti chiave del testo base e riproporre tutti gli argomenti triti e retrivi che portarono a scrivere una legge inutile come è quella in vigore, cioè la Legge Frattini”. Vogliono insomma mantenere lo status quo, è la sintesi dei democrat.

Critica anche la reazione del M5S. “Sisto si è dimesso per coprire il fatto che sul conflitto di interessi non c’è alcun emendamento propositivo di Forza Italia – afferma il deputato cinquestelle Danilo Toninelli – A loro il provvedimento va bene così come lo ha modificato il Pd. Il Pd ha già dato credito alle loro richieste cambiando il provvedimento rispetto al primo testo. Lo ha già annacquato”. “E’ iniziato l’ostruzionismo di Forza Italia su un testo già in sè abbastanza debole”, denuncia invece Sinistra Italiana con Celeste Costantino sottolineando che “Forza Italia ripropone di fatto la Frattini e cioè una legge inefficace che non è stata capace nè di fermare il conflitto di interesse nè di prevenirlo.

E le dimissioni di Sisto da relatore servono a rafforzare questa posizione. Ennesimo tentativo di bloccare una legge che questo Paese aspetta da troppi anni”, conclude non mancando di riservare una stoccata al Pd reo, a suo dire, di aver già provveduto ad “annacquare il provvedimento”.

Intanto continua, seppur a rilento per l’ostruzionismo di Forza Italia, l’esame del testo che dovrebbe essere licenziato in commissione già questo mercoledì per arrivare in Aula alla Camera la prossima settimana. Il lavoro in commissione si è spinto, soprattutto, ad individuare le cariche oggetto dell’ipotetico conflitto di interessi, ruoli e modalità di controllo e sanzioni per chi contravviene alla norma. 

Clima acceso in commissione Affari costituzionali alla Camera durante la discussione del ddl sul conflitto di interessi. Il relatore di minoranza Paolo Sisto di Forza Italia si è dimesso dal proprio incarico in segno di dissenso nei confronti del Pd che ha “bocciato anche l’unico emendamento di Forza Italia accantonato”.

Dimissioni accolte, però, con sufficienza dallo stesso Pd e dal M5S. Secondo i dem, la decisione di Sisto non compromette il lavoro sul testo in quanto quello del deputato Fi sarebbe stato un ruolo sostanzialmente formale dovuto al suo precedente incarico di presidente della commissione Affari costituzionali.

“Se Forza Italia ci attacca perché dice che è una legge troppo restrittiva, è una buona legge”, afferma il deputato Emanuele Fiano mentre Francesco Sanna, relatore di maggioranza accusa: “La posizione di Forza Italia sul conflitto di interessi è bizzarra per il modo ma non inspiegabile: vorrebbero demolire i punti chiave del testo base e riproporre tutti gli argomenti triti e retrivi che portarono a scrivere una legge inutile come è quella in vigore, cioè la Legge Frattini”. Vogliono insomma mantenere lo status quo, è la sintesi dei democrat.

Critica anche la reazione del M5S. “Sisto si è dimesso per coprire il fatto che sul conflitto di interessi non c’è alcun emendamento propositivo di Forza Italia – afferma il deputato cinquestelle Danilo Toninelli – A loro il provvedimento va bene così come lo ha modificato il Pd. Il Pd ha già dato credito alle loro richieste cambiando il provvedimento rispetto al primo testo. Lo ha già annacquato”. “E’ iniziato l’ostruzionismo di Forza Italia su un testo già in sè abbastanza debole”, denuncia invece Sinistra Italiana con Celeste Costantino sottolineando che “Forza Italia ripropone di fatto la Frattini e cioè una legge inefficace che non è stata capace nè di fermare il conflitto di interesse nè di prevenirlo.

E le dimissioni di Sisto da relatore servono a rafforzare questa posizione. Ennesimo tentativo di bloccare una legge che questo Paese aspetta da troppi anni”, conclude non mancando di riservare una stoccata al Pd reo, a suo dire, di aver già provveduto ad “annacquare il provvedimento”.

Intanto continua, seppur a rilento per l’ostruzionismo di Forza Italia, l’esame del testo che dovrebbe essere licenziato in commissione già questo mercoledì per arrivare in Aula alla Camera la prossima settimana. Il lavoro in commissione si è spinto, soprattutto, ad individuare le cariche oggetto dell’ipotetico conflitto di interessi, ruoli e modalità di controllo e sanzioni per chi contravviene alla norma.