“Come Confitarma sosteniamo da tempo l’incremento della presenza femminile sia a bordo delle nostre navi che a terra e registriamo un piccolo ma costante incremento dell’occupazione femminile nelle compagnie di navigazione che ormai capiscono che la diversità è uno strumento per aumentare la competitività”: ad affermarlo è il presidente Mario Mattioli (numero uno anche della Federazione del Mare), intervenuto all’incontro organizzato da Assoporti sul tema delle disuguaglianze di genere: incontro aperto dal presidente Giampieri il quale ha illustrato il Patto per la Parità di Genere sottoscritto dalle Autorità di Sistema Portuale in risposta a una espressa richiesta del ministro Giovannini, e ha annunciato un importante evento che si terrà il 4 ottobre nell’ambito dell’Italian Port Days, con la partecipazione del ministro.
Mattioli ha sottolineato come lo shipping, considerato fino a poco fa un’industria maschilista stia cambiando. “Non sono numeri straordinari – ha premesso – e tuttavia negli ultimi anni la presenza femminile da pressoché nulla è arrivata al 7,5% del personale a bordo delle navi, e circa il 30% delle compagnie marittime impiega donne al livello di senior management. Non solo è stata abbattuta una barriera importante ma le donne che intraprendono le carriere sul mare ricoprono ruoli di vertice nello stato maggiore a bordo ed anche a terra in ruoli pure molto tecnici come la gestione della nave da terra. Ridurre e azzerare le barriere che esistono è anche uno degli obiettivi che la Federazione del mare vuole condividere in primis con Assoporti, associazione federata, e poi con tutte le altre associazioni del cluster marittimo. Il tema delle pari opportunità- ha concluso Mattioli – potrebbe essere l’occasione per stimolare e concretizzare la creazione di un forte cluster rappresentativo di tutta la Blue Economy, che amplifichi la voce di tutte le Associazioni presso le Istituzioni, portando risultati tangibili alle Imprese del settore associate”.
Laurence Martin, segretario generale della Federazione del mare ha ricordato che sono molte le iniziative in corso per rafforzare la partecipazione delle donne nel settore marittimo portate avanti sia dall’Ecsa, l’associazione degli armatori europei, sia dall’Ics, l’associazione dello shipping mondiale. In particolare, l’Ecsa e la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (Etf) continuano a sostenere una maggiore partecipazione delle donne nel trasporto marittimo europeo attraverso il progetto finanziato dalla Commissione europea Wess, “Contributing to an Attractive, Smart and Sustainable Working Environment in the Shipping Sector – tuttora in corso e di cui Confitarma è membro dello Steering Committee.
Home Imprese&Mercati Confitarma, presenza femminile da zero al 7,5% in pochi anni. Mattioli: Cancelleremo...