Confindustria sbarca al Congresso americano

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Washington DC Capitol

Una missione per ribadire il legame storico tra i due paesi rafforzando il dialogo tra il primo e il settimo paese manifatturiero al mondo, Stati Uniti e Italia. Con questo obiettivo Confindustria è in viaggio verso gli Stati Uniti per una visita imprenditoriale guidata dalla vicepresidente per l’internazionalizzazione Licia Mattioli e che coinvolge alcune delle associazioni del sistema ad alta vocazione all’export di beni di fascia alta: l’industria tessile con Acimit, l’occhialeria di Anfao, l’elettrotecnica di Anie, Cosmetica Italia, Farmindustria, Federalimentare, FederlegnoArredo e Ucina in rappresentanza dell’industria cantieristica italiana.
Consolidare i rapporti economici, in una fase come quella attuale, è ancora più importante per le imprese esportatrici che rischiano di vedere compromessi alcuni mercati molto ricchi come quello americano a causa dell’inasprimento dei dazi commerciali.
Nel 2018 l’interscambio di beni e servizi tra Italia e USA ha superato quota 100 miliardi di dollari, un trend positivo confermato anche per i primi otto mesi del 2019, periodo durante il quale l’interscambio di soli beni ha raggiunto i 54,2 miliardi di dollari (+5,1% rispetto allo stesso periodo nel 2018).
Sono in programma incontri di promozione del sistema industriale italiano con esponenti di governo e con le maggiori istituzioni americane come l’US Trade Representative, il Department of Commerce, il Department of State, la US Chamber of Commerce (USCC) e per la prima volta presso il Congresso. “È per Confindustria motivo di grande orgoglio poter presentare per la prima volta il sistema industriale italiano nel cuore della democrazia americana, il Congresso degli Stati Uniti,” ha detto Licia Mattioli, imprenditrice del settore orafo con l’azienda Mattioli Gioielli.
Tra Washington e Atlanta, oltre alle due visite ai grandi stabilimenti di Pirelli Tire e Budweiser, gli imprenditori incontrano le comunità industriali e finanziarie tra le più dinamiche del Paese per rafforzare il dialogo con le autorità americane e per sviluppare relazioni strategiche – piantare un piccolo seme – anche in vista di collaborazioni future.