Presidente e amministratore delegato de La Doria spa, gruppo italiano leader nel settore delle conserve alimentari vegetali, Antonio Ferraioli è il nuovo presidente di Confindustria Salerno per il quadriennio 2021-2025, eletto all’unanimità. “Ringrazio i soci per la fiducia riposta in me e nella squadra che mi affiancherà – ha detto il neo presidente -. Raccolgo il testimone per guidare l’Associazione con grande senso di responsabilità. Non è solo il momento che viviamo a rendere arduo questo compito ma il contesto generale in cui, da sempre, si muove chi fa impresa”. “L’azienda – ha spiegato – è una comunità, un insieme di persone: azionisti, dipendenti, fornitori, clienti che hanno obiettivi comuni e che partecipano ad un processo condiviso di innovazione, ricerca, creazione di ricchezza, scoperta. Un sistema di valori che produce una “cultura” portatrice di benessere e coesione sociale. Questi saranno i valori portanti del quadriennio che mi appresto a vivere, le direttrici lungo le quali muoveremo le nostre azioni. Come dicevano i latini, per aspera ad astra”.
La biografia
A vent’anni Antonio Ferraioli ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia fondata dal padre Diodato ad Angri nel 1954, quando la fabbrica, attiva nella produzione e commercializzazione di derivati del pomodoro, frutta e legumi in scatola, possedeva uno stabilimento produttivo, occupava 200 dipendenti fissi, 600 stagionali e realizzava un fatturato di venti miliardi di lire. Nel ’95, Ferraioli porta La Doria in Borsa, unica società quotata del Sud, avviando dunque una politica di investimenti e di acquisizioni, convinto che il fattore dimensionale sia essenziale per poter competere. Così, negli anni successivi, insieme con il fratello Andrea, Antonio Ferraioli trasforma l’azienda in un gruppo, oggi primo produttore europeo di legumi conservati, di pelati e polpa di pomodoro nel canale retail e tra i principali produttori italiani di succhi e bevande di frutta. La società, inoltre, è il primo produttore in Europa di sughi pronti a marchio del distributore e può vantare posizioni di leadership in mercati esteri come il Regno Unito, l’Australia e il Giappone. La Doria ha generato, nel 2019, un fatturato di oltre 717 milioni di euro, occupando circa 750 dipendenti fissi e circa mille stagionali, ed è presente in Italia con sei stabilimenti produttivi e in Gran Bretagna con una società di trading. “Ringrazio i soci per la fiducia riposta in me e nella squadra che mi affiancherà”, sottolinea Ferraioli rimarcando che “non è solo il momento che viviamo a rendere arduo questo compito ma il contesto generale in cui, da sempre, si muove chi fa impresa”. Per lui, “l’azienda è una comunità, un insieme di persone: azionisti, dipendenti, fornitori, clienti che hanno obiettivi comuni e che partecipano ad un processo condiviso di innovazione, ricerca, creazione di ricchezza, scoperta. Un sistema di valori che produce una cultura portatrice di benessere e coesione sociale”. Alla cerimonia, il presidente uscente, Prete, evidenzia di terminare l’incarico “con la consapevolezza che sono stati anni ricchi di sfide che ci hanno visto al fianco delle imprese rappresentandone le istanze ma anche, e soprattutto, i progetti e le ambizioni”. Rivendica, poi, che “abbiamo costruito un proficuo dialogo con le istituzioni che ha portato a risultati importanti”. “Ricordo in particolare – aggiunge – la forte sinergia che ha caratterizzato, ad avvio dell’emergenza pandemica, i rapporti con la prefettura di Salerno nella complessa gestione dei codici Ateco”. “Lascio il timone – conclude – nel momento storico più complesso per la nostra provincia, per il Paese e per il mondo intero, per cui il mio unico auspicio è un in bocca al lupo a tutti noi”.
La squadra dei vice presidenti
Rinnovata anche la squadra dei vice Presidenti che sarà cosi’ composta:
Vito Cinque – Il San Pietro Hotel di Positano
Pierluigi Pastore – Meditel srl di Salerno
Stefania Rinaldi – Rinaldi Group srl di Giffoni Valle Piana
Antonio Sada – Antonio Sada & Figli s.p.a. di Pontecagnano Faiano
Velleda Virno – Di Mauro Officine Grafiche s.p.a. di Cava de’ Tirreni.
A questi si aggiungono i vice presidenti istituzionali:
Lina Piccolo, in qualità di presidente del Comitato Piccola Industria
Marco Gambardella, in qualità di presidente del Gruppo Giovani imprenditori.
Prete: Ho vissuto anni ricchi di sfide
“Termino il mio incarico con la consapevolezza che sono stati anni ricchi di sfide che ci hanno visto al fianco delle imprese rappresentandone le istanze ma anche, e soprattutto, i progetti e le ambizioni. Abbiamo costruito – ha detto l’ex presidente Andrea Prete nel corso dell’Assemblea dei Soci di Confindustria Salerno che ha eletto Antonio Ferraioli- un proficuo dialogo con le Istituzioni che ha portato a risultati importanti. Ricordo, in particolare, la forte sinergia che ha caratterizzato, ad avvio dell’emergenza pandemica, i rapporti con la Prefettura di Salerno nella complessa gestione dei codici Ateco. Lascio il timone nel momento storico più complesso per la nostra provincia, per il Paese e per il mondo intero, per cui il mio unico auspicio è un in bocca al lupo a tutti noi”. Al presidente uscente e al neo presidente sono giunti anche gli auguri del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli il quale, in una nota stampa, ha espresso, “anche a nome della Civica Amministrazione, i migliori auguri di buon lavoro ad Antonio Ferraioli che oggi comincia il suo mandato di Presidente di Confindustria Salerno. Rinnovo al Presidente uscente Andrea Prete l’apprezzamento per l’attività svolta. La sinergia istituzionale Comune e Confindustria Salerno rappresenta una risorsa strategica per la nostra comunità. Ci attendono sfide complesse per il rilancio dell’economia e dell’occupazione ed insieme sapremo vincerle valorizzando il made in Salerno, gli investimenti infrastrutturali, la competitività globale, la tutela dell’ambiente e dei diritti”.
Vito Grassi: Dal territorio soluzioni alla crisi
Il presidente di Confindustria Campania, Vito Grassi ha augurato un buon lavoro al neopresidente salernitano, puntualizzando come “sia Confindustria nazionale che le territorialità hanno agito con molta responsabilità durante questa crisi. Oggi, al di là, di tutte le emergenze viviamo un momento positivo, di speranza, dove si è individuata la soluzione e ci si sta adoperando per velocizzarla il più possibile”. “Il messaggio che viene di nostri territori è quello di un’industria in prima fila, che rischia e investe, che genera fiducia nelle nuove generazioni. Dall’aeronautica all’automotive, dall’agroalimentare al settore chimico-farmaceutico la dimensione globale della nostre filiere, anche se messa a dura prova dalle dinamiche della crisi congiunturale, evidenzia un tessuto di imprese eccellenti che ha dato un segnale importante sul fronte dell’internazionalizzazione”. “Tra gennaio e settembre – ha detto – solo per citare qualche dato, la Campania ha visto crescere le vendite oltre confine delle conserve napoletane e salernitane rispettivamente del 22,4% e dell’11,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, nonché dei prodotti da forno delle province di Napoli e Avellino: rispettivamente +38,7% e +7,6%
Da Carlo Bonomi ringraziamenti ad Andrea Prete ed Enzo Boccia
Ringrazia il presidente uscente di Confindustria Salerno, Andrea Prete, per quanto fatto “in un periodo davvero molto difficile”, e sottolinea quanto sia “stato importante riscoprire il valore delle associazioni di territorio, in un momento dove si faceva veramente grande difficoltà a capire come poter rispondere a una crisi sanitaria che è diventata crisi sociale, crisi economica”. Il presidente diConfindustria, Carlo Bonomi, intervenendo da remoto alla cerimonia che segna il passaggio di consegne tra il neoleader dell’associazione salernitana degli industriali, Antonio Ferraioli, e l’ex, Andrea Prete, punta il suo intervento sul ruolo dell’associazione e delle sue articolazioni. A Prete anche un grazie personale “per il rapporto che abbiamo avuto io e te, per quello che hai fatto per la presidenza nazionale”. Bonomi non tralascia un “grande in bocca al lupo per la avventura che Antonio Ferraioli si appresta a compiere”. “Io lo capisco bene”, riflette, rimarcando che la sua presidenza arriva in un periodo difficile e particolare, “nella più grande crisi del dopoguerra, ma forse la più grande crisi storica dell’Occidente”. “La tua scelta di fare il presidente in questo momento – dice ancora – deve essere premiata a prescindere perché dimostra quello spirito di ‘civil servant’ che tutti noi stiamo dando per il Paese, per i nostri colleghi, sottraendo tempo alle nostre famiglie e alle nostre imprese per darlo veramente in un servizio civile, un servizio di spirito, per il Paese. I numeri della tua elezione, che si definirebbe bulgara da qualche parte, invece danno la dimensione di come risponde il sistema Confindustria, nei momenti di crisi”. “Sono andato a rivedere la storia di come Confindustria si è evoluta proprio durante i momenti di crisi, il terrorismo, il fascismo – spiega – tutti gli imprenditori si sono sempre uniti. Come dice il nostro inno, si sono stretti a corte perché capiscono l’importanza dell’impresa, di quello che rappresenta per il Paese, il patrimonio. È stato un esempio che Confindustria ha sempre dato nei momenti di grande crisi”. Un ringraziamento anche a “Enzo (Boccia, ndr) per la lealtà e l’amicizia che mi hai dimostrato durante il periodo di interregno, tra la mia designazione e la mia elezione, dopo l’elezione, in un momento in cui ha dovuto affrontare dei momenti molto difficili, lui non mi ha mai fatto mancare la sua vicinanza, i suoi consigli, il suo calore umano ed è molto importante per me”. “Siamo già soli da imprenditori ma come presidenti siamo portati ad affrontare dei problemi dei nostri colleghi prendendo le decisioni in una grande solitudine”, evidenzia. “Io ho potuto contare e conterò ancora sull’aiuto di Vincenzo Boccia”.