Elevata incertezza sul Pil italiano nel quarto trimestre, dopo lo stop nel terzo: da un lato, la fiducia è bassa, l’industria in crisi, l’export debole, l’Eurozona fiacca. Dall’altro, al rialzo il trend di crescita del turismo e dei servizi, il proseguimento del calo dei tassi, l’inflazione ridotta, l’attuazione del Pnrr. I fattori congiunturali spingono al rialzo, ma frenano alcuni ostacoli strutturali. E’ quanto emerge dalla Congiuntura flash dell’ufficio studi di Confindustria. A ottobre – evidenza – la produzione è rimasta invariata, ma continua a registrare un forte calo tendenziale (-3,6%), profondo per auto (-34,5%), articoli in pelle (-17,2%), raffinati petroliferi (-15,8%). In termini di fatturato, RTT ha indicato in ottobre un rimbalzo positivo. A novembre, inoltre, la fiducia delle imprese ha interrotto il suo calo, ma il Pmi manifatturiero è sceso ancora di più (44,5 da 46,9).