Confindustria Campania, Salone dello Studente: GI presenti per sostenere la cultura d’impresa

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Si è conclusa con un importante successo la tappa campana del “Salone dello Studente”. Sono stati 22.000 i visitatori, record storico. Tanti gli argomenti discussi ma uno l’obiettivo: ridurre la percentuale di abbandoni degli studi universitari che oggi, in Italia, si aggira intorno al 55%.
Per rispondere a questa enorme esigenza di orientamento è stata presentata da Campus Orienta! un’iniziativa inedita ed un upgrade metodologico: il Future Kit, ciclo di workshop mirato a padroneggiare la trasformazione digitale nello studio e nel lavoro.
Tra i temi messi in campo ci si è concentrati sui cambiamenti del digitale, nello studio e nel lavoro, sulle nuove tecniche e dinamiche di comunicazione e sul valore e l’importanza dell’innovazione.
I Giovani Imprenditori sono stati presenti per promuovere la cultura d’impresa, ovvero la cultura ad evolversi ed adattarsi alle nuove dinamiche di mercato e a sfruttare gli spazi accessibili ed utili a nuove avventure imprenditoriali. Sono state presentate l’iniziativa di promozione agli studi scientifici intitolata #STEAMIAMOCI! che promuove la parità di genere anche lungo i percorsi formativi scientifici che non devono essere considerati a prevalente appannaggio maschile, ed il Premio Campiello Giovani che prevede quest’anno una Menzione speciale GI dedicata proprio alle Storie d’impresa.
“Parlare e raccontare la cultura d’impresa è fondamentale ed è la nostra mission. Dobbiamo stimolare le nuove generazioni a cimentarsi con avventure che sembrano impossibili e non rinunciare per timore o perché il proprio territorio sembra difficile” ha spiegato Francesco Giuseppe Palumbo, presidente di Giovani Imprenditori Campania “Andiamo nelle scuole a spiegare ai giovanissimi che avviare un’azienda non è impresa impossibile. Esistono gli incubatori tecnologici che sostengono le start-up o i servizi gratuiti che le nostre associazioni offrono loro a supporto. Li portiamo nelle nostre imprese per coinvolgerli e insegnare loro le pratiche professionali e metodologiche più avanzate e scardinare la diffidenza ed il pregiudizio che spesso sono presenti nei giovani. Come reagiscono? Con un iniziale spaesamento che lascia presto spazio allo stupore”. Relativamente l’evoluzione digitale i GI hanno chiara la risposta: “Il progresso non togliere spazio agli esseri umani. Semplicemente sostituisce le tute blu di ieri con i camici bianchi di oggi, domani e dopodomani, accrescendo la qualità del lavoro e della vita”.