Confindustria, Boccia all’assise di Torino: La nostra pazienza è quasi al limite

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in foto Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria

“Se siamo qui significa che siamo a un punto quasi limite, per mettere insieme 12 associazioni tra cui alcune concorrenti tra loro. Se siamo qui tra artigiani, commercianti, cooperative, industriali, qualcuno si dovrebbe chiedere perche'”. Così il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, poco prima dell’inizio alle Ogr di Torino dell’assise nazionale delle associazioni imprenditoriali “Infrastrutture per lo sviluppo. Tav, l’Italia in Europa”, a cui partecipano circa 3.000 imprenditori. “La politica – aggiunge – è una cosa troppo importante per lasciarla solo ai politici. Noi stiamo facendo proposte di politica economica per evitare danni al Paese. Lo stiamo facendo con una logica di rispetto delle istituzioni, certo che se qualche ministro quando gli facciamo una proposta ci chiede una mail, ci costringe a fare operazioni come questa di Torino. Il problema evidentemente non siamo noi”. “Torino – osserva ancora il presidente di Confindustria – è una citta’ simbolo. Siamo qui con 12 associazioni, compresa la nostra, che sono rappresentanti di agricoltori, artigiani, commercianti, esercenti, cooperative, industria, di oltre 3 milioni di imprese e il 65% del Pil. Il messaggio è chiaro: si’ alla Tav Torino-Lione, perche’ le infrastrutture sono un’idea di societa’, includono, sono un’idea di visione del Paese, centrale tra Europa e Mediterraneo, aperta a est e a ovest”. “Il messaggio – conclude – è sì alla Tav, si’ alle infrastrutture, si’ alla crescita. Un messaggio importante sulla manovra che e’ debolissima sulla crescita e su un governo, di cui una parte ribatte addirittura creando ansieta’ sulla chiusura dei cantieri, perche’ la Tav Torino-Lione e’ un cantiere, non un progetto”.