Confindustria Benevento, Ferraro (Ance): Rigenerazione urbana, avanti con il coinvolgimento delle imprese

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in foto Mario Ferraro

Sul tema della rigenerazione urbana intervento di Mario Ferraro presidente di Ance Benevento:
“Ri-Generazione urbana è un termine che oramai circola da molto tempo e al quale bisogna dare contenuti per poter realmente passare dalle parole ai fatti.

Rigenerare le città e i territori significa riprogettarle in chiave nuova, avere un’idea chiara di quali siano i servizi, il quadro urbano e le infrastrutture di cui necessità una città moderna e sostenibile ma soprattutto significa avere ben chiari i processi decisionali e le procedure necessarie affinché in tempi utili questi progetti possano trasformarsi in realtà.

Non è un caso che l’ANCE abbia dedicato molto tempo al tema della rigenerazione sviluppato sotto i diversi punti di vista che non vuole essere solo uno slogan, anzi deve farsi sempre più spazio affinchè si possano introdurre regole che agevolino le trasformazioni anche attraverso demolizione e ricostruzione incentivando le trasformazioni di cui necessità la società.

Quando si parla di rigenerazione quindi non si fa riferimento alla semplice ricostruzione di un singolo edificio fatiscente, o a un progetto qualsiasi di riqualificazione del quartiere. L’obiettivo parte da ben più lontano e abbraccia l’idea di restituire alle città una dimensione più sostenibile, a misura d’uomo che risponde alle rinnovate esigenze. Insomma siamo di fronte ad una vera e propria sfida lanciata contro la logica del consumo del suolo edificabile, della costruzione frenetica priva di pianificazione, e volta alla ricostruzione di complessi di edifici – se non di intere aree urbane – attraverso una diversa gestione degli spazi. Pertanto bisogna partire dai progetti, semplificare la normativa e arrivare alla trasformazione di cui parla tanto. Il primo tassello è quello della progettazione rispetto alla quale registriamo forti carenze. È stato richiesto al Governo di destinare 2,8 miliardi da destinare alle progettazioni, importi previsti dalle due ultime leggi di bilancio e mai utilizzati. Anche la misura del superbonus 110% va proprio letta in questa chiave di trasformazione e adeguamento alle nuove regole di sostenibilità. Ma da solo lo strumento non basta se non incardinato in un sistema interventi e misure rivolte al più ampio obiettivo di rinascita urbana. Certamente scontiamo le normative incompiute quali il codice degli appalti che rappresentano dei deterrenti rispetto a progetti più ambiziosi quali quello della Rigenerazione ma il vero passo in avanti è dato dalla coopartecipazione del privato al processo decisionale e dal coinvolgimento diretto delle imprese”.