Conferenza Gnl, parte la due giorni alla Mostra d’Oltremare

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La tutela dell’ambiente e la mobilità sostenibile saranno le carte vincenti per la diffusione del Gnl, il gas naturale liquefatto anche nel Mezzogiorno che consentirà investimenti milionari e di conseguenza notevoli opportunità occupazionali. Sono le previsioni in vista della IV ConferenzaGnl che si è aperta oggi a Napoli al Palacongressi della Mostra d’Oltremare. Esperti provenienti da Cina, Stati Uniti, Russia, Israele, Giordania, Malta, Grecia, Marocco le grandi imprese del settore e i rappresentanti delle istituzioni sono i protagonisti del più importante evento internazionale dell’area euro mediterranea dedicato agli usi diretti del metano liquido e al suo utilizzo nei trasporti terrestri pesanti, marittimi, e nelle reti e industrie isolate. Durante i due giorni di confronto si affrontano le questioni legate al grave deficit di depositi, di infrastrutture e attrezzature per i rifornimenti di quello che appare essere il carburante del futuro grazie ai costi stabili, alle bassissime emissioni di polveri sottili, al ridotto impatto degli impianti sul territorio e alla possibilità di arrivare con i camion nelle zone cosiddette off grid oggi tagliate fuori dalla metanizzazione.
“Il Gnl cosiddetto di piccola taglia è più vicino al sistema della distribuzione carburanti, attento al retail, con molti più operatori in concorrenza e prezzi spot. Ovviamente ci sono delle eccezioni, come la Edison molto impegnata anche nello small scale e non è un caso che un leader italiano del settore sia oggi Liquigas che viene dalla storica distribuzione diffusa sul territorio del GPL”, spiega Daniela Pitton, project manager della iniziativa. Notevoli, dunque, le opportunità anche a breve scadenza.
Gli analisti del Ref-E stimano, in uno studio preparato per la Conferenza di Napoli, ben 1,3 miliardi di euro di investimenti al 2020, di cui 490 milioni per il downstream del Gnl (infrastrutture dei terminali, depositi costieri, autocisterne e metaniere), 290 milioni per il trasporto stradale pesante (motori per i camion), 250 milioni per le industrie extra-rete (come quelle che gestiscono i depositi satellite e le reti periferiche di distribuzione), 300 milioni direttamente per il trasporto navale. Ma a rendere urgente l’operazione sono le nuove norme ambientali, che indicano proprio nel Gnl la soluzione ideale per i grandi trasporti: – 20% e oltre nelle emissioni di anidride carbonica, zero polveri sottili (quelle che opprimono le città) e un taglio secco del 99% all’anidride solforosa.
Contemporaneamente alla ConferenzaGnl alla quale partecipano, tra gli altri Ennio Cascetta, Donatella Chiodo, Pietro Spirito, Gilberto Dialuce si svolge l’ExpoGnl durante il quale si vedranno letteralmente cose mai viste. Le proposte delle aziende leader del settore
“Nell’uso diretto del Gnl come combustibile – spiega Gavagnin – è particolarmente grave il ritardo del Mezzogiorno. Nove stazioni di servizio per camion sono tutte al Centro Nord, la più a Sud è a Macerata. Anche le stazioni di metano per auto alimentate con Gnl la più a sud è a Roma. Così per i depositi costieri di Gnl: a parte la Sardegna, che vive una situazione particolare non essendo metanizzata, tra i progetti che hanno avviato le procedure ci si ferma a Livorno e Ravenna, proprio mentre le stime sulle migliori opportunità nel consumo del Gnl per le navi indicano il Canale di Sicilia e il sistema dei traghetti e delle crociere da Civitavecchia alla Sicilia e alle sue isole”. Non è un caso che proprio a Napoli le autorità portuali promettono di varare entro fine anno una “manifestazione di interesse” per ospitare un primo grande deposito per il rifornimento di Gnl per un investimento di decine di milioni di euro.
Alla Mostra d’Oltremare con la seconda edizione di ExpoGnl, anche essa organizzata, in collaborazione con Wec Italia, dalla Mirumir di Milano, società specializzate in fiere tecniche, è possibile vedere per la prima volta nel Sud d’Italia dei camion a Gnl e dual fuel, una stazione mobile  di rifornimento (proposta dalla Ham Italia) e serbatoi criogenici per il metano liquido.
Negli stand vengono illustrati progetti e prodotti dell’intera filiera del Gnl di piccola taglia per i trasporti marittimi, terrestri pesanti e per le industrie e le reti isolate. Alcuni seminari, appositamente pensati per il pubblico della ExpoGnl, approfondiranno vari aspetti di produzione e impiego del nuovo combustibile a basso impatto ambientale.
ll rifornimento di Gnl alle stazioni di servizio avviene per lo più con autobotti che arrivano dal deposito del rigassificatore di Marsiglia o dai depositi dell’Europa del Nord. I camion a Gnl in circolazione in Italia sono alcune centinaia, soprattutto full Gnl. E’ previsto che entrino in servizio nei prossimi anni circa 500 nuovi camion (full e dual fuel) ogni 12 mesi. Alla Mostra d’Oltremare è presente un camion Stralis full Gnl da 400 CV dell’Iveco, società leader del settore, con doppio serbatoio e autonomia di 1500 chilometri. È possibile effettuare dei viaggi di prova, con l’altro camion presente, modificato in dual fuel dalla società italiana Ecomotive Solutions.
I test drive permettono di verificare direttamente, in cabina di guida, l’assenza di vibrazioni e il ridottissimo rumore della motorizzazione a gas. Nessun camion full Gnl o dual fuel ha mai circolato nelle strade del Sud d’Italia, e il loro arrivo a Napoli costituisce una novità assoluta e di grande interesse per le numerose grandi e piccole flotte di trasporto del Mezzogiorno e per i grandi interporti, in particolare i campani Nola e Marcianise-Maddaloni.
Gli imprenditori del settore energetico e del trasporto terrestre e marittimo attendono con curiosità di interloquire con BRN Bernardini (stazioni di servizio Gnl) , DVN-GL (consulenze tecniche nel settore oil&gas), Polargas (fornitura e trasporto gas), OLt (proprietaria rigassificatore di Livorno) e Wartsila (motori marittimi).