Comune di Napoli, il disavanzo da ripianare entro il 2044 è di 1,7 miliardi

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Il Comune di Napoli dovrà ripianare il disavanzo entro il 2044. Al 31 dicembre 2017 il disavanzo è pari a un miliardo e 700 milioni di euro. Questi gli obiettivi a cui punta il nuovo piano di riequilibrio che il Consiglio è chiamato a discutere e approvare entro domani. La normativa nazionale infatti prevede che gli enti in predissesto possono rimodulare il proprio piano di rientro dal debito entro il 30 novembre 2018. Secondo il nuovo piano in discussione, la quota di disavanzo da recuperare per il 2018 sarà recuperata “attraverso entrate correnti, opportunamente svalutate e derivanti dal recupero di evasione ed elusione dei tributi” puntando in particolare al recupero della Tari. Per quanto riguarda invece le quote da recuperare nel 2019 e nel 2020, l’amministrazione punta sul piano straordinario di vendita del patrimonio immobiliare. Nell’anno in corso, l’amministrazione ha incassato 35 milioni dalla vendita della propria quota della Gesac, poco più di 4 milioni di euro da immobili e ha avviato altre procedure di vendita. Per quanto riguarda gli anni successivi al 2020, l’Amministrazione comunale prevede con il nuovo piano di coprire il disavanzo sia attraverso la vendita di immobili che attraverso un incremento del margine corrente realizzato attraverso la riduzione spese correnti e l’incremento di entrate in virtù degli effetti della lotta all’evasione.