Competitività, Campania maglia nera dell’Ue

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Da cosa dipende lo stato di perenne difficoltà economica del sistema Campania? E, soprattutto, cosa si intende quando si parla di scarsa competitività? Le risposte provengono direttamente dalla Commissione europea Da cosa dipende lo stato di perenne difficoltà economica del sistema Campania? E, soprattutto, cosa si intende quando si parla di scarsa competitività? Le risposte provengono direttamente dalla Commissione europea e da un rapporto, “Eu Regional Competitiveness Index”, che prende in esame le condizioni economiche, sociali e istituzionali delle 262 province in cui sono suddivisi i Paesi dell’area Euro. Dallo studio risulta che la Campania è in coda alla classifica complessiva e particolarmente indietro in quattro dei nove comparti presi in esame: Efficienza del mercato del lavoro; Innovazione; Livello tecnologico; Qualità delle istituzioni. In quest’ultimo ambito, che prende in esame i sistemi burocratici delle regioni europee, la Campania è addirittura ultima tra le realtà territoriali italiane e 256ma su 262 aree analizzate. Identiche condizioni, ma posizione generale numero 257 in graduatoria, quando si parla di mercato del lavoro. Secondo la Commissione mancano adeguate forme di collegamento tra mondo dell’istruzione e imprese e, in generale, non funzionano a dovere le politiche del lavoro locali. I dati, con la disoccupazione al 21 per cento e il tasso di giovani senza lavoro superiore al 50 per cento, sono la testimonianza più esplicita del disastro. Male, la Campania, anche per livello tecnologico (posizione 234 in Europa, quintultima in Italia) e innovazione (172 in Europa, undicesima in Italia). In questi ambiti la regione si salva grazie alla presenza di comparti come quello aerospaziale, che però rappresentano casi isolati in un contesto complessivo molto in ritardo. Raffaele Fiume, economista e docente alle università Parthenope di Napoli e Lumsa di Roma invita a riflettere sul contesto generale “perché – dice – non tutti i dati negativi sono inquadrabili in un contesto esclusivamente regionale, in molti casi è il malfunzionamento del sistema Italia a ripercuotersi negativamente su quello campano e a determinarne l’inefficienza”.


Italia fuori dalla Top 10 1) Utrecht (Olanda) 2) Area di Londra (Regno Unito) 3) Berkshire, Buckinghamshire e Oxfordshire (Regno Unito) 4) Regione di Stoccolma (Svezia) 5) Surrey, East and West Sussex (Regno Unito) 6) Regione di Amsterdam (Olanda) 7) Regione di Francoforte (Germania) 8) Regione di Parigi (Francia) 9) Regione di Copenhagen (Danimarca) 10) Zuid-Holland (Olanda)