Commozione a Napoli per la scomparsa di Peppe Giannino, storico protagonista della movida

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in foto Giuseppe Giannino con Christian De SIca (da Facebook)

E’ morto Giuseppe Giannino, storico pr della movida e gestore di numerosi locali a Napoli e a Milano. Conosciuto come Peppe, aveva  51 anni ed era gravemente malato. Lascia la moglie Fortuna e due figli.  “In tanti in queste ore – si legge sul Riformista, tra i primi a darne la notizia – stanno ricordando il 51enne, uno dei primi organizzatori di feste in discoteca a Napoli. Dal Madison Street al Rione Alto ai locali moderni, Giannino è stato uno dei pionieri della movida napoletana”. Durante le festività natalizie, un suo messaggio sui social aveva sottolineato la gravità della malattia: “Ragazzi purtroppo le cose non vanno granché bene per il dolore, ho bisogno di raddrizzare il tiro sulla mia terapia, sono felicissimo di essere tornato a casa dalla mia family ma i dolori persistono. Ho un nuovo protocollo di cura e altri step nuovi da fare”. Pochi giorni fa, ricorda ancora il Riformista, “nonostante le atroci sofferenze causate dalla malattia, la festa più bella: quella insieme ai figli per il compleanno della moglie. Nella tarda mattinata di oggi il tragico epilogo con la notizia della sua scomparsa che ha iniziato a diffondersi sui social nel pomeriggio”.
Tra i tantissimi messaggi citati dal Riformista particolarmente toccante quello dell’organizzatrice di eventi José Mennella: “Da quando ho Facebook non ho mai commentato la scomparsa di qualcuno, forse per rispetto, forse perché non trovo mai le parole giuste, ma questa volta è diverso, tu meriti di essere ricordato per quello che ci hai trasmesso e per quello che a me personalmente hai insegnato. Ho iniziato con te a fare questo lavoro che faccio tutt’ora, mi hai dato fiducia quando ero poco più di un ragazzino, mi hai affidato date importanti nel tuo locale, il MADISON STREET, ti sei messo a volte contro tutti pur di darmi spazio, perché credevi in me e io te ne sarò per sempre riconoscente. Eri una persona perbene, leale, onesta, eri la parte sana in mondo malato e marcio. Sei stato il PR, perché così amavi definirti, più forte che abbia mai conosciuto”.