Comicon 2016, lo studio della Sun: per Napoli business da 13 milioni di euro

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L’impatto economico complessivo prodotto dal Comicon 2016 sulla città di Napoli è di 13.192.354 euro. E’ quanto emerge da uno studio che la manifestazione dedicata ai fumetti e all’animazione, che si tiene da 18 anni, ha realizzato insieme con il Dipartimento di Economia della Seconda Università di Napoli ed il CLES (Centro di Ricerche e Studi sui Problemi del Lavoro, dell’Economia e dello Sviluppo) di Roma per comprendere il valore economico e culturale della manifestazione. Lo studio si basa su circa 1000 interviste al pubblico e 200 agli espositori, effettuate durante l’ultima edizione della manifestazione. Dai dati emerge che i 118.000 visitatori dell’edizione 2016 hanno generato una spesa complessiva di 6.548.343 euro. Tra i dati spicca la capacità del salone di attrarre visitatori a Napoli: nel 2016 il 64,5% dei visitatori è giunto da altre località italiane ma visitatori sono arrivati anche dalla Germania, dalla Francia e da altri paesi europei. I visitatori provenienti da fuori città hanno prodotto una spesa 2.369.000 euro, e la visita al Comicon li ha indotti a rimanere in città: il 54% dei provenienti da fuori città ha infatti deciso di pernottare almeno una notte e il 14,30% è rimasto per 4 o più notti. Durante il Comicon 2016, le associazioni di categoria degli albergatori partenopei hanno registrato prenotazioni per il 95% dei posti letto disponibili. “Comicon – spiega Sergio Spartano, vice Presidente di Federalberghi Napoli – ha mostrato, nel corso degli anni, affidabilità e crescita costante. Si tratta di due elementi fondamentali per un evento che riesce a produrre indotto e a diffondere un’immagine positiva della città”. Arriva da fuori anche la maggioranza dei 300 espositori, visto che il 52% proviene da fuori regione, in particolar modo da Lazio, Lombardia e Toscana. “I dati emersi dallo studio – spiega Claudio Curcio, direttore di Napoli Comicon – certificano il nostro contributo alla crescita economica della città. Siamo da sempre convinti che lavorare da operatori culturali conferisca anche la responsabilità di impegnarsi a portare un valore aggiunto al tessuto economico locale. I dati ci spingono a fare sempre di più, a partire dall’edizione 2017 che si terrà nel ponte del 1 maggio”. Alla presentazione del rapporto è intervenuto anche Vito Grassi, vice presidente dell’Unione Industriali di Napoli: “Impresa, economia e cultura – afferma – non sono mondi a sé stanti. Iniziative come Comicon possono favorire la credibilità del territorio. Noi crediamo che a Napoli ci sia spazio per un polo dell’industria culturale, che si estenda dalle forme più classiche di fruizione a quelle, più moderne, come Napoli Comicon”