Colombia Barrosse al passo d’addio

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La Festa dell’Indipendenza è sempre  un momento di gioia per tutti gli americani che vivono e lavorano intorno al Consolato Usa a Napoli e nelle varie sedi militari e di rappresentanza rimaste nella zona flegrea. Clima di festa e atmosfera di solennità, musica folk, cibo tradizionale americano e locale, e una pizza a  stelle e strisce preparata dalla Console Generale Colombia Barrosse: sono questi gli ingredienti sapientemente mescolati dell’ ‘Indipendence Day ‘ celebrato al Consolato Generale Usa di Napoli .Ospiti, amici e contatti di lavoro hanno preso parte alla cerimonia nel cortile decorato con i colori della bandiera .

Per il 2016 un piccolo momento di riflessione per la situazione internazionale non ha guastatato il clima festoso , che la  Console Generale Colombia  Barrosse, ha saputo con emozione tingere di quel pizzico di amarezza che proviene dall’avvicinarsi della fine del suo mandato: e’  l’ultima celebrazione della festa dell’Indipendenza americana che il Console generale degli Stati Uniti per il Sud Italia celebra nel cortile di piazza della Repubblica. I tre anni di mandato, sia il suo che quello di Deborah Guido-O’Grady (console responsabile per gli Affari pubblici) si concluderanno a fine luglio: le due diplomatiche torneranno a Washington in attesa di nuovi incarichi. 

La festa al consolato ha dunque un doppio valore di ricorrenza e, allo stesso tempo, di commiato. Arrivano ospiti, amici, contatti. Coccarde a stelle e strisce decorano piatti, tavoli e fasce tra i capelli. Il cerimoniale, come sempre rigoroso, è tenuto da Alba Ferreri, consigliere politico del Consolato. Una breve introduzione in italiano e in inglese, e poi la cerimonia della bandiera, portata in parata dai marine, mentre la fanfara dei bersaglieri esegue gli inni dei due Paesi;  quindi il picchetto d’onore, e la performance di Bersaglieri e Marine Color Guard che hanno intonato i rispettivi inni nazionali. Colombia Barrosse è  nata a New Orleans in Louisiana ed è cresciuta tra Colombia, Uruguay, e Panama dove suo padre lavorava per l’United States Agency for International Development. Ha una laurea in biologia e una in giurisprudenza conseguita presso  il College of William & Mary. Parla francese, spagnolo e italiano. È sposata ed ha due figli. Ha lavorato nelle ambasciate di Santo Domingo (1989-91), Madrid (1991-94), Buenos  Aires (1994-96), Lima (1998-2001) e Parigi (2003-07).

“È la mia ultima festa qui a Napoli  ” – ha detto la Console Generale Colombia Barrosse –  ”  è un piacere per me celebrare con voi il 240esimo anniversario della dichiarazione d’Indipendenza”. Da qui è seguito un discorso nel quale la Console si è focalizzata sulla storica amicizia tra Stati Uniti e Italia, e in particolare Napoli, nella sua determinante importanza per un ruolo culturale, strategico e storico, come sancito dalle parole della Console Usa: ” Napoli e’ una città importante per la nascita della Costituzione a Philadelphia nel 1777: vorrei ricordare la figura del grande intellettuale partenopeo Gaetano Filangieri, la cui fitta corrispondenza con Benjamin Franklin pare abbia ispirato il nostro principio inossidabile del diritto alla felicità”.

Nel suo toccante discorso, la Console ha fatto anche riferimento ai pericoli legati al terrorismo internazionale: “La nostra democrazia è un modello di un tale successo da provocare odio e invidia. Non sappiamo cosa succederà, ma non dobbiamo mai smettere di celebrare chi siamo e che cosa rappresentiamo; non dobbiamo mai accettare la mediocrità o cessare di combattere per i nostri ideali, nonostante le difficoltà; non dobbiamo permettere ai nostri governi di tradire i principii democratici nel nome della paura; e non dobbiamo mai dimenticare che siamo forti grazie alla nostra alleanza. Siamo più che una comunità di democrazie, siamo una famiglia: figli e figlie  di ideali democratici”.

La dialettica Usa verso il mercato del lavoro in Campania, si è  sempre espressa, soprattutto in riferimento al vivido compartimento aerospaziale, con toni di speranza e incoraggiamento verso il futuro, corroborato dagli interventi della Console Barrosse che ha voluto sempre e nelle sedi più  appropriate sottolineare la vivida collaborazione con il colosso americano Boeing, che si è  espressa negli ultimi tempi con grandi aperture occupazionali future per i giovani talenti che possono dare una mano a tale crescita.

Su tutto grava e corrobora , tra l’ 11 Luglio e il 17 Luglio, il salone inglese dell’aerospazio a Farnborough:  gli operatori del settore potranno sfruttare anche i primi giorni, mentre l’ apertura per il grande pubblico sarà solo nei giorni tra Venerdì 15  e Domenica 17. Il salone internazionale dell’aviazione si tiene  come da tradizione , alternato ogni due anni a quello di Le Bourget in Francia, a Farnborough,  e l’ edizione di quest’anno si annuncia sin da ora piena di novità interessanti. Si potranno ammirare velivoli storici, provenienti dal Booklands Museum, accompagnati da personale esperto che sarà a disposizione per fornire informazioni dettagliate a proposito delle loro peculiarità. Oltre a rarità alate, si potranno osservare anche attrezzature provenienti dal passato e che hanno fatto la storia del volo e dell’ esibizione, nelle varie edizioni, di Farnborough. 

Ci si potrà  impattare anche in  personaggi con abiti storici e stravaganti, impegnati in attività collaterali di contorno, ma divertentissime, per allietare il pubblico, come lanci in paracadute, sorvoli in pallone e improbabili astronauti a rievocare eventi del volo spaziale. Non possono certo mancare spazi dedicati ai droni che in questi mesi sono stati sotto i riflettori della stampa. Dimostrazioni delle capacità di volo e gare di velocità, attireranno l’ attenzione di molta parte del pubblico, fornendo un quadro piu’ chiaro dello sviluppo di questa nuova tecnologia. A chi non bastasse tutto cio’ aggiungiamo anche la presenza di numerosi simulatori dinamici, per provare in tutta sicurezza l’ ebrezza dei voli ad alte prestazioni.

E proprio ritornando per un attimo alle vivide frasi della Console Barrosse, occorre dire che  l’edizione 2016, assume un particolare significato anche per i 100 anni di Boeing, compleanno che scatterà proprio il 15 Luglio e per il quale la nota azienda, colosso dell’industria aeronautica mondiale, ha allestito uno speciale padiglione in cui riassumerà il proprio percorso dalla nascita ad oggi, attraverso l’ utilizzo dei più moderni sistemi interattivi per permettere al pubblico un’ esperienza notevolmente coinvolgente. Novità mondiali, nuovi velivoli, esibizioni, divertimento e aerei “illustri” saranno quindi condimento esclusivo per questo salone spumeggiante, che come sempre farà parlare di sè per parecchi giorni dopo la propria conclusione.100 anni di innovazione e leadership nel settore aerospaziale, questa è in sintesi la Boeing. Fondata il 15 luglio 1916 a Seattle,  da William Boeing, ingegnere nell’industria del legname, e Conrad Westerveld, ingegnere della marina statunitense. In quell’anno acquisirono un cantiere navale che in seguito diventerà la prima fabbrica di aeroplani Boeing, prima con il nome di “B&W“, dalle loro iniziali, poi con il nome “Pacific Aero Products” e, nel 1917, con il nome “Boeing Airplane Company“. Con gli anni Boeing è diventato il secondo maggior contraente militare degli Stati Uniti ed il primo produttore mondiale di aerei civili, seguito da Airbus. Tra i velivoli prodotti dalla Boeing nel settore civile e militare ricordiamo il Clipper, idrovolante civile transoceanico, lo Stratoliner, i bombardieri B-17 Flying Fortress, B-29 Superfortress e B-52 Stratofortress, il B-377 Stratocruiser, la linea con il B-707, B-727, B-737, il mitico B-747, il B-757, il B-767, il B-777 bimotore a più lungo raggio del mondo e il nuovissimo B-787 Dreamliner, al centro di un vivido rapporto industriale che coinvolge la neonata Leonardo Finmeccanica , soprattutto negli stabilimenti di Grottaglie e Foggia; ove recentemente per migliorare la qualità del prodotto saranno integrate nuove maestranze, per nuove sfide , alle quali serve soprattutto coerenza e impegno.