Collaborazione da Nobel
Montagnier a Neuromed

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Definirla una consulenza speciale è probabilmente riduttivo. L’istituto Neuromed può contare su una straordinaria collaborazione, quella con Luc Montagnier, illustre medico, biologo e virologo francese, celebre Definirla una consulenza speciale è probabilmente riduttivo. L’istituto Neuromed può contare su una straordinaria collaborazione, quella con Luc Montagnier, illustre medico, biologo e virologo francese, celebre per aver scoperto il virus dell’Hiv nel 1983, traguardo che gli è valso un meritatissimo Nobel per la Medicina nel 2008. L’istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) di Pozzilli (Is) è un valido centro di riferimento a livello italiano e internazionale per la ricerca e la terapia nel campo delle malattie che colpiscono il sistema nervoso. E ai suoi successi affiancherà adesso una nuova avventura scientifica di tutto rispetto, coerente con la ricerca di frontiera, ambito che costituisce l’ambiziosa sfida che Neuromed porterà avanti nei prossimi anni. La scintilla che ha dato il via a questo rapporto privilegiato si è innescata lo scorso marzo, quando Montagnier fece visita alla struttura ospedaliera e al centro di ricerche Neuromed. Una vera e propria onda lunga che si è venuta a creare in generale in Italia da quando persino il Ministero della Salute ha contattato il ricercatore francese per invitarlo a sostenere la lotta alle malattie croniche, come la malattia di Alzheimer e l’autismo. Campi in cui il Neuromed costituisce una eccellenza riconosciuta. E non solo. L’aiuto di Montagnier è stato chiesto anche relativamente a battaglie meno e più recenti. Si pensi alle epidemie virali, all’Aids e all’emergente Ebola che sta mietendo migliaia di vittime in Africa e preoccupando anche le popolazioni dei paesi occidentali. Tra la prestigiosa mente d’oltralpe e l’Istituto Neurologico Mediterraneo sono numerosi i punti di contatto per una fattiva e produttiva collaborazione. In primis, i disturbi dello spettro autistico. Patologia spesso particolarmente invalidante che getta nel disorientamento e nella disperazione numerose famiglie. L’accordo per la consulenza è stato firmato in una cornice storica, la Reggia di Caserta. Sono state gettate così le basi per una collaborazione di lunga durata nella certezza di promuovere progetti efficaci e avveniristici. Montagnier e Neuromed lavoreranno fianco a fianco per selezionare di comune accordo orizzonti di ricerca, individuare parametri, sperimentare inedite strategie terapeutiche, identificare i progetti scientifici che meritano di essere sviluppati con maggiore forza e convinzione. Con una attenzione specifica alla ricerca di base e ai suoi concetti innovativi, quelli che apparentemente non offrono svolte immediate ma dai quali frequentemente emergono risultati che stravolgono le conoscenze scientifiche. La Reggia è stata scelta per firmare il documento perché nella città campana Neuromed è protagonista di un’impresa importante, il polo di innovazione Cyberbrain: una collaborazione internazionale il cui obiettivo è esplorare le possibilità offerte dai collegamenti tra cervello umano e computer, il nostro misterioso organo pensante e le macchine. Frontiere tutte da valicare, sospese tra tecnologia e scienza, dove la medicina sembra incrociare orizzonti che fino a poco tempo fa offrivano spunti al cinema fantascientifico. Un esempio? Le protesi artificiali comandate dal cervello.