Cnr, come “teletrasportare” i bit quantistici grazie all’Intelligenza Artificiale

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Uno studio coordinato dall’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr dimostra come sia possibile trasferire un bit quantistico (Qubit) tra due posizioni, facendo in modo che scompaia da quella di partenza e ricompaia in quella di arrivo senza passare nel mezzo. Il risultato reso possibile grazie all’intelligenza artificiale ‘deep learning’. Lo studio pubblicato su Nature Communications Physics. “Abbiamo deciso di mettere alla prova l’intelligenza artificiale di tipo ‘deep learning’, che ha gia’ molto fatto parlare di se’ per aver battuto il campione del mondo al gioco di Go e per applicazioni piu’ serie come il riconoscimento del cancro al seno, applicandola al campo dei computer quantistici”, racconta Enrico Prati dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifn) e coordinatore dello studio pubblicato su Nature Communications Physics. Il deep learning si basa su reti neurali artificiali disposte in diversi strati, ciascuno dei quali calcola i valori per quello successivo affinche’ l’informazione venga elaborata in maniera sempre piu’ completa. “Utilizzando questo metodo nella variante detta ‘per rinforzo'”, aggiunge Prati, “abbiamo assegnato all’intelligenza artificiale il compito di scoprire da sola come controllare l’unita’ fondamentale di informazione quantistica, conosciuta come bit quantistico o Qubit, codificata mediante un singolo elettrone per trasferirlo tra due posizioni, facendo in modo che l’elettrone scompaia da quella di partenza e ricompaia in quella di arrivo senza passare nel mezzo”.