Una recente ricerca, frutto della collaborazione tra Istituto di ricerche sulla combustione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irc), il Dipartimento di ingegneria chimica, dei materiali e della produzione industriale dell’Università degli studi di Napoli Federico II e l’IBM Research Center di Zurigo, ha mostrato le prime immagini delle molecole che, come tasselli di un puzzle, compongono le particelle di fuliggine. Le immagini – informa una nota – sono state realizzate mediante un avanzato microscopio a forza atomica ad altissima risoluzione presente presso l’IBM Research Center di Zurigo che permette di vedere i singoli atomi all’interno delle molecole. “Le particelle di fuliggine emesse nell’ambiente hanno un forte impatto sulla salute umana e sugli ecosistemi e sul clima. Avere svelato la loro struttura a livello molecolare e atomico ha un’enorme rilevanza scientifica”, spiega Mario Commodo, autore dello studio con Patrizia Minutolo: entrambi sono ricercatori presso l’Istituto e da anni svolgono studi volti alla comprensione dei meccanismi di formazione della fuliggine da processi combustione e allo sviluppo di diagnostiche avanzate per il loro monitoraggio. “Sarà ora possibile studiare con maggiore dettaglio l’origine degli effetti delle emissioni di particolato nanometrico su organismi viventi e sui cambiamenti climatici. Conoscere i dettagli di come è fatta una particella permetterà di sapere con certezza come e perché si è formata. Si potranno così sviluppare tecnologie sempre più pulite di combustione in grado di controllare la formazione e la cattura delle particelle in modo efficiente. L’avere svelato l’esatta natura chimica delle nanoparticelle di fuliggine, i cui tasselli molecolari sono simili a nanografeni, apre la strada a nuove e interessanti applicazioni nell’ambito delle nanotecnologie”. Il lavoro è stato pubblicato su “Proceedings of the Combustion Institute” e ha ricevuto un Research Highlights dalla rivista “Nature” intitolato ‘First portrait of a soot molecule: Imaging techniques reveal honeycomb structure at the heart of a soot-particle precursor’. Inoltre è stato presentato al 37th International Symposium on Combustion, dove è stato insignito della “2019 Distinguished Paper Award in the Soot, Nanoparticles, PAH and Other Large Molecules Colloquium” e parteciperà alla selezione per la prestigiosa ‘Silver Medal’ del Combustion Institute.