CIttà della Scienza, il ministro Manfredi dà il via alla 34^ edizione (online) di Futuro Remoto

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Transizione energetica, integrazione delle nuove tecnologie e un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle tematiche legate alla scienza. Sono questi, secondo il ministro dell’Università e della Ricerca, le tre grandi sfide che il mondo scientifico dovrà affrontare nei prossimi anni. “Stiamo vivendo una stagione di grande rinnovamento, un cambiamento anche traumatico che ci pone davanti a nuove sfide globali”, ha detto Manfredi inaugurando, questa mattina, la trentaquattresima edizione di Futuro Remoto, il festival per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica organizzato dalla Città della Scienza di Napoli. Il titolo dell’edizione di quest’anno, che si svolgerà online fino al 29 novembre, è “Pianeta: tra cambiamenti epocali e sfide globali”. Ed è appunto ai cambiamenti climatici che il ministro ha voluto dedicare una parte del suo discorso. “È vero che questa pandemia dipende da un fenomeno ciclico che ha sempre colpito l’umanità – ha osservato – ma allo stesso tempo è indubbio che lo squilibrio del pianeta e l’invasione che l’uomo ha fatto di tante zone di biodiversità aumenta il rischio”. “Di fronte a queste sfide nuove, però, c’è un elemento sempre presente: la possibilità di usare la scienza come strumento di avanzamento – ha detto il ministro – e per fare questo bisogna fare rete tra collaboratori, ricercatori e cittadini. In questo, la funzione di Città della scienza come strumento di coinvolgimento di tutta la società è straordinaria”. Manfredi ha anche aggiunto che Futuro remoto è “uno dei format più stimolanti del mondo scientifico e uno dei vanti della città di Napoli”.