Città libere dalle antenne:
un concorso per i giovani

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Territorio e architettura, un connubio esplorato dal concorso internazionale “Parco del Colle Bellaria e Antenna/Landmark”, lanciato dal Comune di Salerno e dall’associazione di architetti New Italian Blood con l’obiettivo di riqualificare Territorio e architettura, un connubio esplorato dal concorso internazionale “Parco del Colle Bellaria e Antenna/Landmark”, lanciato dal Comune di Salerno e dall’associazione di architetti New Italian Blood con l’obiettivo di riqualificare l’area del Colle Bellaria. Il belvedere della città torna a farsi fruibile nelle proposte dei giovani designer di tutto il mondo che hanno partecipato al contest. Sostenibilità ambientale ed economica sono le parole chiave degli oltre ottanta progetti arrivati da tutto il mondo per liberare Salerno dai tralicci antiestetici e inquinanti, restituendo alla città il suo parco panoramico riqualificato. Tra i vincitori, un team di architetti che a Salerno operano, arrivato terzo: “Cono integrato nel paesaggio” è il nome del progetto di Lucido Di Gregorio, Alfonso Di Masi, Massimo Coraggio, Antonio Coviello, Fabio Vece, Luca Casaburi, Rossella Solimeo con Dario Marandino, Giorgio Pizziolo, Rita Micarelli e Massimo Sabato. Un totem reticolare in metallo zincato per contenere antenne paraboliche e ripetitori: in cima, un complesso di pale eoliche ad asse verticale assicurerà la fornitura dell’energia occorrente per autoalimentare i nuovi corpi illuminanti. Prevista, inoltre, la realizzazione di un “bosco tematico” sul versante a nord e di un “parco delle essenze spontanee mediterranee” lungo il versante ovest per riqualificare l’intera area del Colle Bellaria. Ad aggiudicarsi il primo premio, un gruppo di architetti italiani, con la proposta “Arco integrato Antenna”, e al secondo posto una professionista spagnola residente a Londra: “Fuso alto, snello e leggero” il nome del suo progetto. “Salerno – spiega l’architetto Luigi Centola, presidente di “New Italian Blood” – segue l’esempio virtuoso di alcune capitali europee e internazionali che hanno razionalizzato e integrato i trasmettitori per le radiotelecomunicazioni in un’unica infrastruttura, al fine di minimizzare gli impatti ambientali e proteggere i residenti e i visitatori dall’inquinamento causato dalle onde elettromagnetiche. La strategia sviluppata per Salerno può essere replicata, a costo zero per la collettività, in tutte le piccole e grandi città d’Italia“. La premiazione il prossimo 25 febbraio a Salerno.