Circolo Nautico Stabia, Mirella Barracco nominata socio onorario nell’anno del Centenario

659
in foto Mirella Barracco

di Amleto Vingiani*
e Claudio Quintano**

Con l’Assemblea generale del 20 febbraio il Circolo Nautico Stabia ha nominato Socio Onorario la baronessa Mirella Barracco. Son due percorsi virtuosi e, in un certo modo, gloriosi, che si congiungono. Non è solo un coniugarsi di Sport e Cultura, di cui i due sembrano rispettivi simboli, è molto di più.
il 23 maggio dello scorso 2021 è stata una data storica per il Circolo Nautico Stabia. Son passati cento anni dalla sua fondazione. In quel lontano maggio dei primi decenni del ‘900 nasce l’avventura sportiva, sociale ed umana di un Sodalizio che si coprirà di gloria sportiva. E che avventura! Fondato nel 1921 da esponenti della società alto-borghese ed aristocratica stabiese, il Circolo ha ospitato, in occasioni diverse, anche il Re d’Italia e quello d’Inghilterra. Ha certamente espresso per decenni i valori di chi l’aveva fondato, fin troppo forse vista la rabbia con cui fu quasi raso al suolo da esponenti di altro pensiero nel ‘48 dopo l’attentato a Togliatti. Ma, coerente con la città che l’ospita ed il cui motto è “ Post fata resurgo”, esso fu ricostruito con la struttura che essenzialmente è quella che si vede ora. Per decenni il rilievo sociale fu forse maggiore di quello sportivo, anche se non mancarono alcuni titoli italiani. Poi nel settembre 1981, con il primo titolo mondiale targato Abbagnale e vinto a Monaco di Baviera, comincia la straordinaria epopea sportiva, nota a tutti. Quella epopea si chiama Fratelli Abbagnale, Peppiniello Di Capua, dottor La Mura, Ciccio Esposito ma non solo loro ed ha portato il Nautico Stabia a vincere più di qualunque altro circolo di tutti i tempi. Sette ori olimpici, 23 ori mondiali, 10 ori pesi leggeri, 6 mondiali junior e ben 115 campioni italiani sono solo la superficie della straordinaria ed irripetibile era durante la quale il Circolo ha dominato il mondo del canottaggio. Non si contano infatti gli argenti e bronzi e vittorie nelle più prestigiose gare remiere per oltre 15 anni.

in foto i fratelli Abbagnale

Nessun circolo al mondo ha mai vinto come il Nautico Stabia! Ma non solo sport. Già negli anni’70 il Circolo Nautico era anche riferimento per la più bella gioventù della provincia, durante l’estate anche per napoletani e romani. Il Circolo acquistava un rilievo mondano sempre più grande; delle sue feste si parlava a lungo, era un traguardo arrivare sulla sua pista da ballo. Una favola bellissima per chi c’era. Tutto ha uno zenit e poi si scende e questo vale anche per il Nautico Stabia . I corpi armati dello Stato ( Fiamme Oro, Gialle, Forestale etc ) da venti anni possono offrire un posto di lavoro per sempre a chi fa sport ed è ovvio che i giovani più promettenti vadano lì alla soglia dei 18 anni: dopo aver vinto col Nautico le gare giovanili vanno a vincere con loro quelle dei grandi. Anche la mondanità si è alquanto appannata negli ultimi decenni. E’ giusto sia così. Ma ecco che negli ultimi anni, quelli che si avviavano al gran compleanno, sembrano esser cambiate in meglio tante cose. Una serie di Presidenti e Dirigenti attenti al futuro si è rimboccate le maniche ed ha cominciato a cambiar volto alla struttura che mostrava i segni del tempo. La cultura, anche con la C maiuscola, si è riaffacciata nei saloni del Circolo con nomi anche nazionali e dibattiti di grande interesse sul mondo ed i suoi fenomeni. Anche la bella gioventù è tornata con famiglie e bambini, guardando con interesse a questa straordinaria oasi di benessere e serenità che segna una cesura di civiltà rispetto al caos esterno. Il rinnovato interesse dei giovani per le sale del Circolo e gli utilizzi che sapranno farne danno nuove energie e nuove idee. E’ motivo di orgoglio la capacità che si è avuta ad arrivare ricchi di ricordo e gloria ma anche di futuro allo straordinario appuntamento dei cento anni.

Nei decenni di gloria del Circolo Nautico Stabia un’altra stella risplendeva a Napoli.
La baronessa Mirella Barracco da metà anni ’80 ai primi anni ’90 con l’iniziativa, patrocinata dalla sua Fondazione Napoli ’99, di “ Monumenti Porte Aperte “ ha fornito a Napoli uno straordinario scossone culturale. Ha fatto sì che i napoletano potessero riappropriarsi della loro terra e della loro storia riprendendo quel passato senza il quale un popolo non è tale.
Napoli veniva da anni di grande degrado più che culturale diremmo delle strutture e cose in cui la cultura si fa carne. Molti amministratori avevano avuto ed avevano grane giudiziarie per lo stato di abbandono di monumenti ed istituzioni.
Mirella Barracco creava nel 1984 la sua “ Fondazione Napoli ’99 “, con chiaro richiamo alla data della fallita rivoluzione napoletana, l’epoca di cesura tra ciò che avrebbe potuto essere di grande e bello ed il successivo trionfo della plebe e dei lazzari che ancora tormenta la città. La Fondazione aveva tra le sue precipue finalità la conoscenza della città per una maggiore salvaguardia della stessa e preconizzava l’importanza della scuola nella tutela del patrimonio culturale.
Dopo molteplici iniziative tra cui il restauro del grande plastico di Pompei, quello del Toro Farnese a cui segue dopo poco il recupero di tutta la collezione Farnese si arriva all’importante restauro dello straordinario Arco di Trionfo sito all’ingresso del Maschio Angioino e simboleggiante il trionfo e la sovranità di Alfonso di Aragona sulla città di Napoli. La Fondazione raggiunse però notorietà nazionale con l’operazione culturale di «Monumenti Porte Aperte». Tale iniziativa rappresentò un complesso esperimento, per la prima volta tentato in Italia, su ispirazione di analoga iniziativa ideata in Francia nel 1984 dal dinamico ministro della Cultura Jack Long. Napoli per due giorni magicamente diveniva una città accessibile grazie alla partecipazione ed alla collaborazione di tutte le istituzioni che aprivano le porte ad oltre 200 monumenti, la metà dei quali normalmente non visitabili per restauri, per abbandono o per mancanza di custodia. Partecipazione entusiastica, dalle migliaia di partecipanti del primo anno ai milioni degli anni successivi. Le conseguenze di un tale successo di pubblico hanno portato alla riapertura di oltre 50 chiese napoletane, alcune di grande importanza, le quali normalmente chiuse hanno riaperto i battenti con del personale fisso, formato e qualificato a tale scopo. Mirella Barracco visionaria e tenace, in tandem con il marito il munifico e sensibile barone Maurizio le cui terre si stendevano dalla Sila al mare, hanno fatto squadra ed hanno dissodato in parte la foresta vergine di Napoli. Fondazione Napoli ’99 ha avuto come membri del suo comitato scientifico nomi di enorme prestigio internazionale da Fernand Braudel a Jacques Le Goff; da Francis Haskell, a Gore Vidal, da Denis Mack Smith a Percy Allum. Tra i soci promotori personaggi come Anna Maria Cicogna e Barbara Berlingieri, Marella Agnelli e Bona Borromeo. Tra i finanziatori sponsor del calibro di Orazio Bagnasco, Cesare Romiti e Mario Valentino, oltre ad un numero imprecisato di amici sostenitori della fondazione.
Veniamo al rapporto tra Mirella Barracco ed il Circolo Nautico Stabia.
Nonno della baronessa Barracco era l’avvocato Giuseppe Cozzolino fondatore del Circolo Nautico Stabia insieme a Carlo Enrietti. Carlo Enrietti e Giuseppe Cozzolino erano cognati perché avevano sposato due sorelle Fiorentino, proprietarie dell’Excelsior Vittoria a Sorrento e dell’Hotel Vesuvio a Napoli.
Anche Carlo Enrietti fondò e fu primo presidente di un Circolo, quello del Remo e della Vela Italia negli spazi antistanti l’Hotel Vesuvio e donati al Circolo.

in foto i fondatori del Circolo Nautico Stabia Giuseppe Cozzolino e Carlo Enrietti

Ecco quindi legami ed intrecci virtuosi tra cultura e sport e parentele tra i circoli napoletani.
Mirella Barracco con il marito ha mostrato che la cultura è antidoto ai lazzari, che il senso critico è bussola nella nebbia. Il Circolo Nautico Stabia ha mostrato che portare i ragazzi allo sport è anch’esso antidoto alla violenza ed al perdersi. In qualche modo hanno indicato a tanti, ed in una terra anche violenta, la via alternativa.
Conferire lo status di socio onorario a Mirella Barracco nell’anno del centenario del Circolo Nautico Stabia ha un significato del tutto particolare perché la baronessa è la nipote dell’Avv. Cozzolino, mitico fondatore del Circolo nel 1921. Ed allora nell’anno del centenario è una gioia dare lo status di Socia Onoraria chi oltre ad esser nipote del Fondatore è anche stata ed è una delle più straordinarie personalità ed operatrici culturali del meridione italiano.

* vice presidente Circolo Nautico Stabia
* socio benemerito Circolo Nautico Stabia