Cinque Stelle, Ciarambino lascia: Percorso si è snaturato, M5S partito padronale

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in foto Valeria Ciarambino (Imagoeconomica)

“Ho pensato lungamente se scrivere o meno questo post per spiegare la mia scelta. E alla fine ho deciso di farlo, principalmente per due ordini di ragioni: lo devo alle tantissime persone che credono in me, e poi nella mia vita ci ho sempre messo la faccia in tutto ciò che ho fatto, e me ne sono assunta la responsabilità”. Questo l’incipit di un lungo post di Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale e capogruppo fino ad ora del M5s in Regione Campania. “La cosa che ho scelto di lasciare non assomiglia neanche al guscio vuoto del progetto per cui ho speso 12 anni della mia vita – rimarca Ciarambino -, credendoci e dando tutto ciò che potevo. La cosa che ho scelto di lasciare è un partito padronale senza più nessuno spazio per il confronto, per la democrazia interna e per l’autocritica. Da mesi mi sentivo ospite sgradita nella casa che avevo contribuito a costruire e che era ormai al pari di una casa occupata. Ma soprattutto per mesi ho assistito a un partito più intento a guardarsi l’ombelico e a fare la guerra a quanti non giuravano fedeltà assoluta, che ad occuparsi dei problemi delle persone in uno dei momenti più gravi della nostra storia. Chi aveva capito tutto prima di tutti, è stato ancora una volta Beppe Grillo, ormai un anno fa. All’epoca lo considerai un ingrato. Oggi so che aveva ragione. Ma ora è davvero troppo tardi”. “Sono serena nel lasciare – sottolinea Ciarambino -, perché non mi riconosco più in un percorso che si è snaturato, che non si è dimostrato capace di maturità politica, che gioca a minare la stabilità del Paese in un momento delicatissimo, mettendo a rischio il futuro degli italiani, pur di provare a racimolare un pò di voti, che poi neppure arrivano; che nasconde i propri errori e pecca di ingratitudine. L’unica sofferenza che provo è nel lasciare alcuni compagni di viaggio che stimo e a cui voglio bene. A loro auguro di saper rispondere sempre alla propria coscienza, prima che a qualunque capo”. E infine conclude: “Ho scelto di impegnarmi in un progetto che nasce oggi ma che ha un respiro ampio, che vuole includere le energie più belle a partire dai territori, che vuole lavorare con serietà per dare risposte autentiche e concrete ai bisogni delle persone, che vuole unire, in uno dei momenti più drammatici di sempre. Voglio darmi da fare per aiutare le persone e la nostra terra a risollevarsi, voglio essere vicina e al contempo voglio fare squadra insieme a tanti, insieme ai sindaci e a quanti si uniranno a noi. Ci metterò tutta la mia passione, il mio impegno, il mio desiderio di continuare a servire la mia terra senza risparmiarmi.Ci metterò quello che sono sempre stata e che non smetterò mai di essere. A chi oggi critica, a chi offende con veemenza, a chi non capisce, risponderò col mio lavoro e coi risultati. Su quello, non su altro, accetterò di essere giudicata”.