Cinema, il ritorno di De Crescenzo a 40 anni da “Così parlò Bellavista”

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“Ora, per chi non lo sapesse, Antonio Napoli, il regista di questo film, è mio nipote. Un giorno è venuto a casa mia insieme alla sua coautrice, Serena Corvaglia, e mi ha parlato della sua idea di fare un documentario sulla mia vita. A quel punto ho detto: oddio, sono morto e non me ne sono accorto!”. Luciano De Crescenzo, 89 anni, commenta con la consueta ironia il suo ‘ritorno’ al cinema: è lui il protagonista di “Cosi parlò De Crescenzo” che esce domani nelle principali città italiane, a 40 anni dalla pubblicazione del primo bestseller, “Cosi parlò Bellavista”, che nel 1984 divenne poi un film cult, capostipite di una nuova comicità partenopea. “A quanto pare, negli ultimi tempi non è poi così inusuale raccontare la storia di una persona, più o meno conosciuta, anche se è ancora in vita. Potete immaginare quanto la cosa mi abbia rassicurato”, scherza. Per festeggiare uscita e ricorrenza, la storica sala delle Palme di Napoli ha lanciato il “biglietto sospeso”, chiaro riferimento alla tradizione del caffè sospeso, una usanza più volte citata dal Professore (“è come offrire un caffè al mondo”) ed anche titolo di uno dei suoi libri: chi vorrà potrà usufruire di un “2 per uno” o lasciare un biglietto omaggio ad un qualsiasi spettatore, basterà presentarsi al botteghino con la copia di un quotidiano cartaceo (tranne sabato e domenica), per i promotori l’idea sostiene “la lettura soprattutto dei giornali cartacei e la convivialità”, quindi in puro stile Bellavista. “Così parlò De Crescenzo”, prodotto da Bunker Hill, ripercorre la carriera del grande artista e racconta le sue passioni, attraverso le testimonianze di coloro che lo hanno accompagnato nel ricco percorso professionale e personale: l’ex ingegnere dell’IBM ha realizzato 4 film come regista, 7 come sceneggiatore, 8 come attore e ha condotto 7 programmi televisivi e nel 1994 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Atene, solo per citare qualche passo della sterminata biografia. Oltre allo stesso De Crescenzo hanno preso parte al film Renzo Arbore, Isabella Rossellini, Bud Spencer a Lina Wertmuller, Renato Scarpa, Marina Confalone, Marisa Laurito e Benedetto Casillo oltre ad alcuni amici. Nella colonna sonora anche il brano originale ‘Napule’ scritto e interpretato da Eddy Napoli. Tra il presente (un nuovo libro è in arrivo) e il passato, il film ci trasporta lungo un viaggio alla scoperta del compagno di avventure di Arbore, amico di Federico Fellini e di bellissime donne come la Rossellini: tra i passaggi più coinvolgenti del documentario c’è il racconto dell’amore tra l’allora giovanissima presentatrice e il filosofo già popolare divulgatore della classicità. “Ad essere onesti, non mi ero mai reso veramente conto di quanto fosse ‘carriera’ la mia carriera. Chissà, forse un po’ per nostalgia, un po’ perché l’idea di passare del tempo con Serena e Antonio mi ha messo di buonumore – conclude lo scrittore – ho deciso di prestare la mia vita e i miei ricordi per questo documentario. E, detto tra noi, non avevo mai fatto caso a quante cose belle mi siano capitate, e quante persone meravigliose mi abbiano accompagnato in tutti questi anni. Forse è proprio vero quando dico di essere stato fortunato!”.