Cinema, Ghattas: Racconto il Nostro Mare dove svaniscono le differenze

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Solitudine, amore e destino sono al centro del cortometraggio “Il Nostro Mare” di Randa Ghattas che sarà presentato giovedì 16 novembre, alle 19.30, al Cinema Savoy di Roma (via Bergamo, 25) nell’ambito del MedFilm Festival, la vetrina italiana del cinema del Mediterraneo e del Medio Oriente che, per il ventitreesimo anno consecutivo, torna a raccontare il Mare Nostrum, una delle aree più dense e coinvolgenti di questa epoca.

La caleidoscopica società mediterranea è racchiusa nei sedici minuti del breve film “Il Nostro Mare”, primo cortometraggio della regista nata a Beirut, oggi cittadina italiana e napoletana “d’adozione”, come lei stessa ama ripetere. Al centro della pellicola, girata tra gli scogli di Posillipo e le spiagge di Mergellina, la storia di Marina, una giovane straniera in vacanza in Italia, dei suoi incontri, dei suoi amori in bilico tra quello che le dice il cuore e quello che decide per lei il destino. Sullo sfondo, un messaggio originale: “Il mare ha una funzione che potremmo definire terapeutica – dice Ghattas – azzera le differenze, rende simili le persone”.

Pochi i dialoghi, tutto è affidato alla forza delle immagini e ancor più alla bravura degli attori Diane Patierno, Valerio Esposito, Mario Rivelli. “Un cast bravissimo – sottolinea la regista – Credo che il mio corto abbia portato fortuna se già venerdì prossimo vedremo Rivelli nella fortunata fiction di Rai2, ‘Il Commissario Coliandro’. Dal canto mio, sempre a proposito di fortuna, ho avuto il piacere di lavorare, per l’occasione, con Giuliano Caprara, che si è occupato della fotografia e del montaggio delle immagini girate con la macchina professionale messa a disposizione dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli”. Ghattas, infatti, lasciato il Libano nel ’75 allo scoppio della guerra civile, ha vissuto a Parigi, ha proseguito gli studi in Svizzera ed è approdata poi a Napoli dove ha seguito il master in Cinema e Televisione dell’ateneo partenopeo, guidato dal rettore Lucio D’Alessandro.

“Ho in programma un nuovo film dedicato alla Campania, un progetto molto impegnativo – racconta la regista – ma sogno anche di tornare in Libano per girare nuove storie”.