Cinema, “Altrimenti ci arrabbiamo”: in sala il film tributo a Bud Spencer e Terence Hill

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Non vuol essere un remake e nemmeno un reboot “Altrimenti ci arrabbiamo”, nuovo film di YouNuts! (duo di registi composto da Antonio Usbergo & Niccolò Celaia) con Edoardo Pesce e Alessandro Roia nei panni che furono di Bud Spencer e Terence Hill. Si tratta, spiegano i protagonisti all’incontro stampa di presentazione della pellicola in uscita nelle sale, di un omaggio al film cult del 1974 e allo spirito scanzonato e fumettistico dei buddy movie all’italiana interpretati dall’amata coppia del cinema italiano.

Christian De Sica è guest star del nuovo cast e punto di incontro tra la vecchia e la nuova generazione di artisti del cinema italiano. “Bud Spencer e Terence Hill – dice – sono un cult, hanno creato un successo. Come abbiamo fatto io e Massimo Boldi. Ma se andiamo ad analizzare dal punto di vista produttivo Lucky Red si è sforzata molto di più del vecchio produttore di ‘Altrimenti ci arrabbiamo’, così come la regia. Gli YouNuts! hanno girato molto meglio rispetto all’originale. Poi gli attori: sì, Spencer e Hill fantastici, sono anche due amici, però Edoardo Pesce e Alessandro Roia sono attori veri, Bud e Terence erano pure doppiati. Bisogna dire le cose come stanno. Il nostro non è un sacrilegio, a questo punto è più sacrilegio quando ho rifatto ‘Il conte Max’ di mio padre”.

Insomma, a dispetto di qualche critica, nessuna profazione di un film cult. “Quando ci hanno proposto questo progetto non abbiamo pensato al rischio, ma ci siamo buttati a capofitto. Era da un po’ che non si faceva un buddy movie in Italia. Ci siamo ispirati a tanti action movie e a Spielberg, anche qui come nei suoi film ci sono luoghi onirici, che non hanno tempo. Nonostante siano ‘fantastici’ lui riesce a farli diventare reali”, dice Antonio Usbergo del duo YouNuts!.

“Noi siamo cresciuti con i film di Bud Spencer e Terence Hill ma anche con le commedie americane. Non abbiamo fatto una ricerca per questo film ma siamo stati mossi dal nostro istinto, così come facciamo con i videoclip musicali (di Salmo, Coez, Gemitaiz, Marco Mengoni, ndr)”, aggiunge Niccolò Celaia degli YouNuts!.

Al centro della storia ci sono Carezza (Edoardo Pesce) e Sorriso (Alessandro Roia). Cresciuti come fratelli ma allontanatisi da anni a causa di un litigio, i due devono mettere da parte antichi rancori e diversità caratteriali per ciò che hanno più a cuore: la mitica automobile “Dune Buggy” sottrattagli dall’avido Torsillo (Christian De Sica), uno speculatore edilizio senza scrupoli. Aiutati dall’intrigante e pericolosa Miriam (Alessandra Mastronardi), tra inseguimenti rocamboleschi, scazzottate e pasti a base di birra e salsicce, i due faranno di tutto per riconquistare la loro amata macchina.

“Io e Roia non siamo i Bud Spencer e Terence Hill ‘fake’ ma siamo i figli. Di loro abbiamo cercato di mantenere la chimica tra due amici-nemici. Per questo ci è stato d’aiuto l’amicizia vera che c’è tra me e Alessandro nella vita. Io sono cresciuto con questi film, ma non abbiamo fatto un confronto. Ho cercato di mantenere l’attitudine di Bud Spencer, questo suo essere un po’ orso Balù de ‘Il libro della giungla’”, racconta Pesce.

“La memoria per quei film resta cristallizzata, ma non abbiamo preso la carta carbone per ricopiare l’originale. Lo abbiamo trasformato partendo da quell’idea. I nostri Carezza e Sorriso non possono essere sovrapposti ai personaggi originali perché hanno dinamiche e aspirazioni diverse. Per Bud e Terence provo affetto, sono un ricordo nostalgico”, racconta Roia.

“Terence Hill è in America, non ha ancora visto il film. La sceneggiatura, però, gli è piaciuta – dice Mattia Guerra di Lucky Red – Se ci sarà un sequel? Dipende da come andrà il film in sala”.

Il film è prodotto da Francesco e Federico Scardamaglia per Compagnia Leone Cinematografica e da Mattia Guerra, Stefano Massenzi, Andrea Occhipinti per Lucky Red. Il soggetto è di Paolo Fondato, Francesco Cenni, Manuel Fondato, la sceneggiatura di Vincenzo Alfieri, Giancarlo Fontana, Tommaso Renzoni, Giuseppe G. Stasi in collaborazione con Andrea Sperandio.