A cura di Antonio Arricale La bilancia commerciale cinese a sorpresa è cresciuta in agosto al record di 49,83 miliardi di dollari da 47,30 miliardi di luglio (il progresso su base annua A cura di Antonio Arricale La bilancia commerciale cinese a sorpresa è cresciuta in agosto al record di 49,83 miliardi di dollari da 47,30 miliardi di luglio (il progresso su base annua è del 77,8%), contro attese degli economisti per 40 miliardi. Oltre le attese anche l’export, in crescita del 9,4% (+9% il consensus), ma in calo rispetto al progresso del 14,5% registrato in luglio. Le importazioni sono peggiorate del 2,4% (seconda flessione mensile consecutiva dopo il -1,6% di luglio), contro attese degli economisti per un progresso del 3,0%. Greggio, futures in calo I futures del greggio sono scesi lo scorso venerdì, in seguito al rilascio di dati piuttosto deludenti negli USA e dopo il cessate il fuoco tra l’Ucraina e i separatisti filorussi. Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il greggio USA con consegna ad ottobre è sceso dell’1,23% o di 1,09 dollari lo scorso venerdì, a quota 93,29 dollari al barile. I futures del greggio sulla borsa di New York troveranno supporto a 92,68 dollari al barile, il minimo dal 2 settembre e resistenza a 95,39 dollari al barile, il massimo dal 4 settembre. Sulla settimana i futures hanno perso il 2,78% o 2,67 dollari, il nono calo settimanale nelle ultime 11 settimane. In un report il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che l’economia USA ha segnato 142.000 nuovi posti di lavoro ad agosto, contro la previsione di 225.000. Il numero dei posti di lavoro aggiunto a luglio è stato rivisto a 212.000 dalla precedente lettura di 209.000. Il report ha mostrato che il tasso di disoccupazione USA è sceso al 6,1% lo scorso mese, dal 6,2%, in linea con le aspettative, calo dovuto principalmente all’uscita di una grande fetta di lavoratori dalla forza lavoro. Sebbene negli USA l’economia continua a guadagnare terreno, la Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha espresso una certa apprensione sulla mancanza di slancio nel mercato del lavoro. Gli Stati Uniti sono il principale consumatore mondiale di greggio ed i dati sull’occupazione sono utilizzati come indicatori della crescita della domanda. I dati della Commissione Statunitense per le materie prime e i futures rilasciati venerdì hanno mostrato che gli hedge funds e i money managers hanno ridotto le previsioni rialziste per i futures del greggio scambiati sulla borsa di New York per la settimana conclusasi il 2 settembre. Sull’ICE Futures Exchange di Londra il greggio Brent con consegna ad ottobre ha segnato -0,99% o 1,01 dollari, chiudendo la settimana precedente a 100,82 dollari al barile. Sulla settimana il contratto Brent è sceso del 2,29%, o di 2,37 dollari, dopo il raggiunto accordo di una tregua permanente tra i l’Ucraina ed i separatisti filorussi, dopo cinque mesi di scontri nell’Ucraina orientale. La Russia è il principale esportatore mondiale di energia Il greggio Brent di Londra ha toccato il minimo di 16 mesi di 100,17 dollari il 2 settembre, poiché pesano i timori sui livelli delle scorte di greggio mondiali e sulle sanzioni contro la Russia, che si teme possano pesare sull’economia mondiale. Lo spread tra il greggio e quello Brent era a 7,53 dollari al barile venerdì, contro la chiusura di 7,23 della settimana precedente. Nella prossima settimana gli investitori attenderanno i dati sulle vendite al dettaglio e sul sentimento dei consumatori, alla ricerca di indicazioni sulla forza della ripresa economia e su eventuali variazioni della politica monetaria. Borse asiatiche Tokyo, avvio di ottava in moderato rialzo Nikkei in moderato rialzo in avvio di ottava. L’indice giapponese ha chiuso le contrattazioni a quota 15705,11 con un progresso dello 0,23%. Le oscillazioni di oggi non modificano il quadro grafico di fondo che vede l’indice impegnato nel tentativo di rilanciare il movimento partito lo scorso maggio, con i prezzi che si muovono al di sopra del primo supporto a 15628 punti (picco di agosto). La permanenza al di sopra di questo riferimento non è però sufficiente per scongiurare ripiegamenti: l’indice giapponese dovrà infatti lasciarsi alle spalle la resistenza rappresentata del picco di luglio a 15759 per ambire alla riconquista di 16320, record di fine dicembre. Per non compromettere quanto di buono fatto fino a questo momento e garantire la realizzazione dello scenario ipotizzato eventuali flessioni dovranno limitarsi a testare il supporto a 15300/15350. La violazione dell’importante sostegno a 15000 rischia invece di compromettere i progressi accumulati da inizio maggio: sarebbe elevato in tal caso il rischio di assistere ad approfondimenti che potrebbero portare alla violazione anche dei minimi di agosto a 14750. Moderato rialzo anche per il Topix che termina la seduta a quota 1298,64 (+0,42%). Sul versante macroeconomico, il ministero delle Finanze giapponese ha comunicato che il dopo deficit segnato in giugno (399,1 miliardi di yen) le partite correnti in luglio sono tornate in surplus per 416,7 miliardi di yen (in calo del 30,6% su base annua), contro attese per 444,2 miliardi. La bilancia commerciale ha evidenziato un deficit di 828,1 miliardi di yen, da 537,1 miliardi del mese precedente e contro attese degli economisti per 725,9 miliardi. Su base annuale l’export è cresciuto dell’8% a 6.247 miliardi di yen, mentre le importazioni sono salite dello 7,6% a 7.075 miliardi. Nel secondo trimestre il prodotto interno lordo del Giappone è crollato del 7,1% (peggior declino da quello regi strato nel 2011 dopo il disastro dello tsunami), contro il -7,0% atteso in media dagli economisti e il -6,8% della lettura preliminare. Il dato riflette l’impatto dell’incremento dell’imposta sui consumi, in vigore dal 1° aprile scorso, e si confronta con il guadagno del 6,1% segnato nel primo trimestre. Dopo il progresso dell’1,5% nel precedente periodo, il Pil trimestrale annualizzato segna un declino dell’1,8%, in linea con il consensus e peggio del -1,7% della lettura preliminare. Il ministero del Commercio di Pechino ha tolto il velo su misure finalizzate alla semplificazione degli investimenti esteri delle società cinesi. Sarà necessaria l’approvazione da parte del ministero, secondo quanto riportato domenica dall’agenzia stampa Xinhua, solo nel caso di regioni o settori considerati sensibili. Le misure saranno in vigore dal prossimo 6 ottobre. Già lo scorso aprile la National Development and Reform Commission, che conserva il diritto di veto sugli investimenti all’estero, aveva anticipato che le società cinesi avrebbero avuto bisogno di approvazione solo per operazioni di valore superiore al miliardo di dollari. La bilancia commerciale cinese a sorpresa è cresciuta in agosto al record di 49,83 miliardi di dollari da 47,30 miliardi di luglio (il progresso su base annua è del 77,8%), contro attese degli economisti per 40 miliardi. Oltre le attese anche l’export, in crescita del 9,4% (+9% il consensus), ma in calo rispetto al progresso del 14,5% registrato in luglio. Le importazioni sono peggiorate del 2,4% (seconda flessione mensile consecutiva dopo il -1,6% di luglio), contro attese degli economisti per un progresso del 3,0%. Tra i titoli più scambiati del listino giapponese, Softbank (+2,08%): secondo il quotidiano finanziario Nikkei, la partecipata cinese Alibaba potrebbe raggiungere, al momento della collocazione a Wall Street, un valore di $162,7 miliardi. F orti vendite, invece, su Rakuten (-4,15%): la prima impresa giapponese del settore del commercio elettronico potrebbe acquistare la statunitense Ebates per più di 100 miliardi di yen. Deboli le altre principali piazze asiatiche: male Seoul che cede lo 0,33%, in calo anche la borsa di Hong Kong con l’Hang Seng che segna un -0,20%. Chiusura per festività la borsa di Shanghai (+0,85% lo scorso venerdì). Borsa Usa Gli indici chiudono l’ultima seduta della settimana in rialzo A New York i principali indici hanno chiuso l’ultima seduta della settimana in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,4%, l’S&P500 lo 0,5% e il Nasdaq Composite lo 0,45%. Il Dipartimento del Lavoro ha reso noto che, nel mese di agosto i nuovi posti di lavoro, nei settori non agricoli, sono aumentati di 142 mila unità. Il dato e’ inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano una crescita di 225 mila impieghi. Tuttavia e’ stata rivista al rialzo la rilevazione di luglio a 212 mila impieghi dai 209 mila precedenti. Il tasso di disoccupazione e’ sceso al 6,1%, in linea con le attese. Il salario orario medio è cresciuto dello 0,2% su base mensile in linea con le attese gli analisti. Sul fronte societario Tesla Motors -3,02%. Il Ceo del produttor e di auto elettriche, Elon Musk, ha detto che il prezzo delle azioni è attualmente un pò alto. La società ha annunciato che Gigafactory, l’impianto per la produzione di batterie al litio, sarà costruito in Nevada. Lo stato americano ha garantito a Tesla importanti incentivi fiscali. El Pollo Loco +4,17%. La catena messicana di fast-food ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 6,6 milioni di dollari (0,21 dollari per azione) su ricavi per 86,9 milioni. Gli analisti avevano previsto un Eps di 0,16 dollari su ricavi per 86,4 milioni. La società prevede di chiudere l’esercizio 2014 con una crescita a parità di negozi compresa tra il 5,5 e il 6%. General Motors -0,17%. Nel mese di agosto il gruppo di Detroit ha venduto in Cina 280.178 veicoli, il 14% in più rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Da inizio anno le vendite sono aumentate dell’11,1% a 2,26 milioni di veicoli. Michael Kors -4,74%. Sportswear Holdings, uno dei soci fondatori del gruppo di abbigliamento, ha annunciato la cessione di 11,6 milioni di azioni. Gap -4,16%. Le vendite (a parità di negozi) del gruppo di abbigliamento nel mese di agosto sono calate a sorpresa del 2%. Gli analisti avevano previsto un incremento dell’1,6%. Quiksilver -24,74%. Il gruppo di abbigliamento ha chiuso il terzo trimestre fiscale con una perdita adjusted di 0,20 dollari per azione su ricavi per 395,7 milioni di dollari. Gli analisti avevano previsto un utile adjusted di 0,03 dollari per azione su ricavi per 440 milioni. Ford Motor -0,75%. Il gruppo automobilistico ha annunciato un incremento delle vendite in Cina del 9% a 77.506 veicoli ad agosto. Europa Borse poco mosse, brilla Electrolux Le principali Borse europee hanno aperto la prima seduta dell’ottava poco mosse. Il Cac40 di Parigi cede lo 0,1%, il Ftse100 di Londra lo 0,2% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,15%. Poco sopra la parità il Dax30 di Francoforte (+0,1%). Electrolux +8%. Il gruppo svedese ha annunciato l’acquisto della divisione elettrodomestici di General Electric per 3,3 miliardi di dollari. ArcelorMittal +1%. Kepler ha alzato il rating sul titolo del colosso dell’acciaio a buy da reduce. Areva. 0,8%. Il gruppo francese ha siglato un contratto dal valore di circa 300 milioni di euro con la sudafricana Eskom per la sostituzione di generatori a vapore della centrale nucleare di Koeberg. Air France-KLM +0,9%. Il traffico passeggeri della compagnia aerea è cresciuto ad agosto del 2,1%. Il coefficiente di occupazione è migliorato all’89% dall’87,9% di un anno prima. L’Oréal -0,4%. Il gruppo dei cosmetici ha annunciato l’acquisizione della brasiliana Nieley Cosmeticos. Non sono stati comunicati i termini finanziari dell’operazione. Club Med +0,1%. L’operatore turistico ha chiuso il terzo trimestre con un giro d’affari in calo a 302 milioni di euro contro i 317 milioni dello stesso periodo di un anno prima ma ha detto che le prenotazioni per la stagione invernale 2015 sono incoraggianti. Tesco +0,4%. Bernstein ha alzato il giudizio sul titolo del retailer britannico a market perform da underperform. Germania: bilancia commerciale a 22,2 mld a luglio In Germania il surplus della bilancia commerciale a luglio si e’ attestato a 22,2 miliardi di euro, dai 16,4 di giugno, risultando superiore alle attese degli economisti, che avevano previsto un avanzo pari a 16,8 miliardi di euro. L’Ufficio Federale di Statistica (Destatis) ha inoltre riportato che le esportazioni sono cresciute dell’8,5% rispetto a luglio 2013 e le importazioni sono salite dell’1,0% nello stesso periodo. Italia Piazza Affari in in lieve rialzo, Ftse Mib +0,18 Il Ftse Mib segna +0,18%, il Ftse Italia All-Share +0,17%, il Ftse Italia Mid Cap +0,11%, il Ftse Italia Star +0,29%. Buona partenza per i bancari grazie ai report di Mediobanca: su Banco Popolare (+2,5%) gli analisti di Piazzetta Cuccia hanno migliorato il giudizio da “neutral” a “outperform” (performance superiore al mercato/settore). Bene Intesa Sanpaolo (+1%), anch’essa promossa da “neutral” a “outperform”. Avvio di settimana positivo per Finmeccanica (+1,1%) su indiscrezioni relative alla semplificazione dell’assetto di governance delle controllate mediante riduzione a tre membri dei cda. In verde Telecom Italia (+1,1%): secondo indiscrezioni di stamp a la CDP sarebbe pronta a riaprire il dossier della rete. Tramite il Fondo strategico italiano la Cassa Depositi e Prestiti controlla il 46% di Metroweb la società che possiede la rete in fibra ottica di Milano e in altre città. In passato si era parlato di un ingresso di Fsi in una newco nella quale Telecom Italia aveva poi conferito la propria rete, ma l’ipotesi era tramontata. Safilo Group (+2,5% a 12,41 euro) prova a recuperare terreno dopo il tonfo della scorsa settimana causato dalla chiusura anticipata del contratto di licenza Gucci. L’a.d. Luisa Delgato ha dichiarato che non ci saranno conseguenze negative per il futuro del gruppo. Berenberg stamattina ha peggiorato la raccomandazione su Safilo Group da “buy” (acquistare) a “hold” (mantenere), e abbassato il target price da 17,70 a 14,40 euro. Mediaset (-1,5%) perde terreno dopo gli ampi rialzi delle ultime due sedute della scorsa settimana. Il presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, ha dichiarato che non ci sono mai stati contatti con Mediaset e che con Sky c’è un accordo commerciale solido. Recchi ha però aggiunto che ogni produttore di contenuti può potenzialmente essere un fornitore. Da alcune settimane circolano insistentemente indiscrezioni relative a un accordo Telecom-Mediaset, indiscrezioni che sono aumentate dopo il rifiuto di Vivendi all’offerta di Telecom per GVT.
I dati macro attesi oggi Lunedì 8 settembre 01:50 JPY ProdottoInterno Lordo; 04:57 CNY Bilanciacommerciale Cina; 08:00 EUR Bilanciacommerciale Germania; 09:00 GBP IndiceHalifax prezzi abitazioni; 10:30 EUR IndiceSentix fiducia investitori.