Cina, casco made in Italy per il primo atleta di Haiti alle Olimpiadi invernali

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Richardson Viano, primo atleta haitiano che si è riuscito a qualificare per un’Olimpiade invernale, ha scelto di indossare i caschi e le maschere frutto di mix di tecnologia e sicurezza tutta made in Italy di Briko, marchio milanese di accessori sportivi per lo sci e il ciclismo utilizzato nel tempo anche da Alberto Tomba e Marco Pantani. L’azienda ha anche fornito i dispositivi di protezione a sei atleti di diverse nazionalità che stanno partecipando alle XXIV Olimpiadi invernali di Pechino che si terranno fino al 20 febbraio. Lo sciatore caraibico 19enne ha vissuto in un orfanotrofio di Haiti per un anno e mezzo prima di essere adottato nel dicembre 2005 dalla coppia franco-italiana Andrea Viano e Silvia Grosso-Viano. Ha imparato a sciare sulle Alpi francesi, ma ha scelto di non essere naturalizzato per rappresentare alla competizione olimpica il suo luogo di nascita. Gli altri atleti internazionali – oltre ai nostri nazionali – che hanno scelto i prodotti dell’azienda italiana sono la slovena Ilka Stuhec, portabandiera della propria nazionale, lo spagnolo Joaquim Salarich, il serbo Marko Vukicevic e da Lkmic Emir, che rappresenta la Bosnia-Erzegovina. Briko è stata fondata nel 1985 da Alberto Brignone, responsabile dei materiali della squadra italiana di sci, per produrre per proprio conto delle scioline che in un primo momento non vengono vendute, ma usate solo nelle competizioni. Nel 1988, grazie a un nuovo e rivoluzionario composto in grafite-algoflon, la sciolina “nera” Briko è protagonista con i tre italiani Michael Mair, Giorgio Piantanida e Werner Perathoner della conquista dell’intero podio nella discesa libera di Leukerbad. Nel 1988 Brignone si dimette dal suo incarico federale e decide di occuparsi dell’azienda che comincia a diversificare la sua produzione, iniziando anche a produrre occhiali, caschi e abbigliamento da sci per poi passare alla produzione dedicata al ciclismo. In quest’ultimo settore, Briko ha avuto partnership con le squadre della Mercatone Uno e con la Fassa Bortolo e, dal 2005 al 2007, la Liquigas.

Nel 1989 Briko introduce nel mondo dello sport nuove tecnologie come le lenti Thrama, che si basano sul concetto della trasmittanza, ovvero su tecniche di filtrazione selettiva della luce mirate per ridurre drasticamente il “rumore” visivo (luce diffusa). Negli anni seguenti vengono introdotte le maschere in tecnologia Zygo e i caschi in fibra tricomposita. L’azienda milanese inoltre si espande in altri sport, tra cui il freeride, lo snowboard e la canoa. Nel 2007 Briko sponsorizza la nazionale slovena di sci di fondo e nel 2010 fonda la Briko Squadra Corse, una squadra dilettantistica di ciclismo per le corse di gran fondo. Nel 2017 l’azienda milanese entra in BasicNet, gruppo torinese che opera nel settore dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori. Il gruppo ha rilevanza mondiale ed è proprietario dei marchi Kappa, Robe di Kappa e Jesus Jeans. Nel corso degli anni si sono aggiunte K-Way nel 2004, Superga nel 2007, Sabelt nel 2011 e Sebago sempre nel 2017. BasicNet nasce nel 1995, quando Marco Boglione rileva lo storico Maglificio Calzificio Torinese (MCT). L’azienda, nata nel 1916, è nota per aver creato il marchio di abbigliamento sportivo Kappa nel 1978, quando lo stesso Boglione era direttore commerciale e marketing del maglificio. BasicNet ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi pari a 216,4 milioni di euro, in aumento del 10,1% rispetto all’analogo periodo del 2020 con incrementi nelle Americhe (+58,5%), seguite da Medio Oriente e Africa (+47,2%) e dall’Europa (+14,3%) con Asia e Oceania, che rappresentano il 6,5%.

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