Le vendite in Cina guidano la crescita di Franchi Umberto Marmi, azienda leader a livello internazionale nel settore della lavorazione e della commercializzazione del marmo di Carrara. Solo nel paese del dragone nel 2021 l’azienda ha conseguito una crescita significativa del 100% rispetto al 2020, raggiungendo 17,1 milioni di euro, pari al 26% del totale vendite del periodo. L’azienda ha il totale dei ricavi al 31 dicembre 2021 che ha raggiunto i 65,1 milioni di euro, in crescita del 28%, rispetto ai 51,0 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. L’anno 2021 si chiude quindi con il miglior risultato di sempre per Franchi Umberto Marmi in termini di vendite. Il risultato raggiunto in Cina è ancor più rilevante in quanto le vendite nel paese asiatico del 2021 hanno superato i livelli raggiunti pre-pandemia nel 2019 (16,3 milioni di Euro con incremento del 5%). Le vendite sul mercato italiano nel 2021 hanno registrato un aumento del 13% rispetto al 2020, raggiungendo i 27,3 milioni di Euro pari al 42% del totale ricavi, a conferma della ripresa in atto non solo nei mercati internazionali ma anche nel mercato domestico. Fra i principali prodotti venduti, il Calacatta e lo Statuario, che rappresentano oltre il 53% delle vendite totali. In particolare il Calacatta – un marmo con fondo bianco-crema e tenui venature grigie, giallo-dorate o bruno-rosate tipico del Carrarese – ha raggiunto ricavi per 17,8 milioni di Euro, segna una crescita del 35% rispetto ai risultati registrati nel 2020. Lo Statuario invece ha registrato un aumento ancora più importante del 52% rispetto al 2020, raggiungendo vendite per 16,5 milioni di Euro. Il marmo bianco Statuario di Carrara veniva usato fin dai tempi antichi per la realizzazione di opere di pregio e sculture grazie alla compattezza e al fondo bianco uniforme, che talvolta presenta leggere venature grigie o color avorio.
Il marmo Statuario è una pietra di prima scelta, presente nel mercato in quantità limitate e quindi molto ricercato per abitazioni di lusso ed è un importante driver del successo sui mercati internazionali della Franchi Umberto Marmi. Ma il 2021 è stato anche l’anno che ha visto l’azienda impegnarsi sul fronte ESG (Environmental, Social, and Corporate Governance), la valutazione della coscienza collettiva di un’impresa per i fattori sociali e ambientali. Questo lavorando al primo bilancio di sostenibilità e con un prossimo investimento che si occuperà dei processi di recupero e valorizzazione dei blocchi danneggiati dalle attività estrattive, che porteranno a migliorare la resa produttiva, minimizzando gli scarti. Nel 1971 nasce la ditta individuale da Umberto Franchi che diventa una delle realtà più importanti del marmo di Carrara. Un uomo dotato di un grande senso pratico la cui Fiat 128, che si arrampicava tra le silenziose montagne apuane, resta una leggenda per ogni cavatore. Prevedendo il futuro imprenditoriale del settore, Umberto Franchi acquista una cava di marmo bianco e prevenendo le eventuali carenze per l’approvvigionamento del materiale, comincia una rapida attività estrattiva. Agli inizi degli anni Ottanta viene acquistata una cava in località Crestola nel bacino di Torano e dove il pregiato Calacatta contribuisce a un primo salto di qualità all’azienda. Alla fine degli anni ’80, sempre nel bacino di Torano, tratta l’acquisto di un’altra cava di “marmo Bianco Statuario”, a questa seguirà la realizzazione di un altro bacino marmifero denominato “Bianco Gioia”. Intanto, negli anni, la ditta individuale si trasforma nella società di capitali Franchi Umberto e figli srl, che successivamente viene incorporata nell’attuale Franchi Umberto Marmi.
Alla scomparsa del fondatore nel 2003 l’azienda passa sotto la guida dei figli Alberto e Bernarda. Nel 2006 nasce la sede attuale a Carrara, dove viene acquistato un complesso industriale e dove si concentra l’attività in un totale di 59.000 metri quadrati. Nel 2009 un’importante operazione consolida la leadership nel settore con l’acquisto del 25% delle escavazioni della società Marmi Carrara, la quale detiene il 60% dei diritti di escavazione di marmo di tutte le cave di Carrara. Inoltre nel 2020 ha acquisito il 50% delle quote della società “Ingegner Giulio Faggioni”, nome che, dal 1899, ha fatto la storia dell’industria lapidea toscana e da cui è nata nel 1987 IGF Marmi, titolare dei diritti di sfruttamento del 50% di due delle cave più importanti del distretto di Carrara situate a Miseglia. Questo comprensorio è considerato di grande pregio e specializzato nell’estrazione delle qualità di marmi più ricercate come lo Statuario, Calacatta e Cremo, considerati i bianchi per eccellenza, ma anche per i “colorati” come Venatino, Arabescato Corchia e Paonazzo. I marmi lavorati da Franchi Umberto risplendono nella torre One del World Trade Center di New York – il sesto grattacielo più alto del mondo -, come nella Mecca di Jedd, hanno rivestito la lobby del grattacielo Well di Toronto per una superficie di 2.700 metri quadrati ed impreziosito gli interni di alcuni dei più prestigiosi appartamenti e alberghi di lusso di Park Avenue.
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