Chopin tra musica e danza, una serata speciale nel teatro romano di Benevento

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di Massimiliano Craus

“La danza ha i suoi classici come la letteratura, la musica e le arti figurative – ha spiegato la direttrice del Balletto di Benevento Carmen Castiello –. Un repertorio che nasce per un’esigenza estetica, a cui si affianca la storia filosofica e letteraria della danza classica e che permette agli allievi di misurarsi con i grandi personaggi, imparando ad interpretarli al meglio. Sono fondamentali nella formazione del danzatore e nella comunicazione con il pubblico che con il tempo prende coscienza della vera essenza della danza. I classici sono i riferimenti ai quali tendere per l’evoluzione intellettuale, culturale e artistica dell’intera specie umana e nel nostro piccolo, senza presunzione, vorremmo portare questa cultura e questo messaggio alla nostra città”. Da qui il sodalizio anche per questa estate 2022 tra l’Orchestra Filarmonica di Benevento ed il Balletto della città sannita di Carmen Castiello, fucine di talenti della musica e della danza in città ed in regione. E’ ormai da otto stagioni che infatti Benevento si mostra a cielo aperto, lanciando qua e là gemme della propria identità artistica e culturale. Quest’anno con Beatrice Rana, direttrice dell’Ofb, intenta ad omaggiare gli spartiti di Chopin, attraverso la pianista diciassettenne Giulia Falzarano ed il corpo di ballo del Balletto di Benevento con le guest Anbeta Toromani ed Alessandro Macario. E così raccontiamo di una serata speciale, quella di domenica 10 luglio scorso, dove l’omaggio al genio polacco della musica è stato trasversale e continuativo, apprezzato ed emozionante. Una serata che ha scaldato i cuori ed addolcito i pensieri. Proprio come nelle intenzioni più rosee di Beatrice Rana e Carmen Castiello, primedonne della Benevento che fa musica e danza, proprio come scelto per il titolo di questa immaginifica serata “Chopin tra musica e danza”. Un sodalizio che ha accompagnato la giovane virtuosa Giulia Falzarano in apertura nell’esecuzione del Concerto n. 2 per pianoforte ed orchestra in fa minore di Chopin, ed impegnata successivamente da sola sul palco ad articolare una seconda parte di programma incentrata sulle Mazurche, il Grande valse brillante e le Variations brillantes. Incorniciati sapientemente dalla regia ed i testi di Linda Ocone e dalla vocenarrante di Maurizio Tomaciello, ai danzatori del Balletto di Benevento, ed alle guest Anbeta Toromani ed Alessandro Macario, è stato affidato il compito di raccontare con la loro arte orizzonti di dinamismo e gestualità sulle note del poeta del pianoforte, saltando qua e là tra gli spartiti del quintetto d’archi dell’Ofb impegnato nel famosissimo “Notturno” op. 9 n. 2 in mi bemolle maggiore. Senza dimenticare ancora una volta l’esecuzione di Giulia Falzarano nel “Notturno” op. 48 n. 2, voluta fortemente dalla direttrice artistica Beatrice Rana, sostenuta in questa ottava stagione dell’Ofb dal contributo del Ministero della Cultura e della Regione Campania, con il patrocinio morale del Comune e della Provincia di Benevento ed in partnership con l’Università degli Studi del Sannio. Ad ulteriore cornice preziosa della musica di Chopin ecco Tersicore, rappresentata da una serie delicata di pas de deux ispirati alla vita del famoso musicista ed alle sue opere dedicate al balletto: la “Chopiniana”, liberamente ispirato al balletto di Michel Fokine del 1907 con interpreti Mirko Melandri e Natalia Alessandra Caliendo; “Chopin e George Sand”, l’intenso e complicato rapporto tra Chopin e la eccentrica scrittrice e giornalista con le coreografie di Alessandro Amoroso e gli interpreti Giselle Marucci ed Alessandro Amoroso stesso. “La direttrice artistica del Balletto di Benevento Carmen Castiello mi ha offerto l’occasione di raccontare George Sand al Teatro Romano – ha dichiarato il coreografo – la scrittrice francese che stregò il poeta del pianoforte Chopin. Nonostante la fama che li legò, viene ricordato solo il maestro e la sua musica, mentre dell’intrigante Aurore, nascosta dietro una cravatta e il fumo di una pipa, di solito nemmeno l’ombra. Da qui la sfida, assecondando la mia formazione artistica, di riportarla coreograficamente in danza. Nei due quadri coreografici abbiamo proposto il menage con Chopin: nel primo l’abbiamo proposta impulsiva, generosa, meravigliosamente vitale, anticonformista, mai arrendevole, capace di travolgere Chopin. Nel secondo invece si ripercorrono i loro otto anni, belli e scandalosi per l’epoca. Ringrazio Giselle Marucci che con la sua personalità è entrata appieno nel personaggio e al Balletto di Benevento per questa riscoperta.” In scena anche “Chopin nella Signora delle camelie”, un passo a due liberamente ispirato alla coreografia del balletto di John Neumeier ed ai protagonisti del romanzo Alexandre Dumas figlio, con interpreti Mirko Melandri ed Ilaria Mandato, solista del Balletto di Benevento ed infine il “Notturno” opera 9 n.2, interpretato dai primi ballerini ospiti Anbeta Toromani ed Alessandro Macario autori della coreografia. “Dopo le Quattro stagioni di Vivaldi della scorsa nostra partecipazione qui a Benevento – ricorda Macario – io ed Anbeta abbiamo potuto rivivere le forti emozioni di salire sul palcoscenico di questo incredibile anfiteatro. Qui la danza trova posto in un ambiente storico e di gusto, proprio come le iniziative a cui ci invita Carmen Castiello. Questo spettacolo su Chopin è stata l’ennesima riprova che la qualità non ha confini”.