Ridotti tempi di intervento e minimi disagi post-operatori. Arriva anche a Napoli il “thread lift”, una nuova tecnica di chirurgia estetica elaborata negli Stati Uniti e sperimentata nel capoluogo partenopeo da Camillo D’Antonio, specialista di chirurgia estetica e ricostruttiva. “Si Ridotti tempi di intervento e minimi disagi post-operatori. Arriva anche a Napoli il “thread lift”, una nuova tecnica di chirurgia estetica elaborata negli Stati Uniti e sperimentata nel capoluogo partenopeo da Camillo D’Antonio, specialista di chirurgia estetica e ricostruttiva. “Si tratta di una tecnica nuova nel nostro Paese – spiega – ma che negli Usa è stata testata più di dieci anni e i cui risultati sono stati costantemente testati dalla mia equipe. E’ una tecnica rivoluzionaria di lifting, che utilizza dei cavi in polidioxianone o materiali affin (si tratta sempre di sostanze biocompatibili – Ndr), che vengono inseriti in fori praticati con aghi sottilissimi, e poi legati ad un punto del volto, spesso dietro la testa, per imprimere una forza che sia in grado di riportare in alto quello che tempo e forza di gravità hanno inevitabilmente portato verso il basso”. I risultati sono soddisfacenti e permettono di recuperare un aspetto più giovane senza le lunghe operazioni e le lunghe degenze che il lifting tradizionale comporta, donando al tempo stesso un risultato più naturale. Grazie a questa nuova tecnica, è possibile uscire subito dalla clinica e tornare a lavoro dopo appena due giorni. “Il paziente – spiega ancora D’Antonio – ha due vantaggi in particolare. Il primo è il risultato: è più naturale e permette di recuperare il tono del viso senza andare a tagliare o rimuovere niente. Il secondo è di carattere logistico. Per effettuare questo intervento è necessaria una operazione che dura meno, che utilizza anestesie locali molto più blande di quelle utilizzate normalmente, e che riduce ad un decimo la degenza. Questo si traduce in risultati migliori, ad un costo più accessibile e con la possibilità di tornare praticamente subito ad una vita normale”.