È il primo passo per entrare nel Gotha internazionale del gusto. Chinotto Neri, bevanda con oltre 60 anni di storia alle spalle, entra nella galassi di Eataly È il primo passo per entrare nel Gotha internazionale del gusto. Chinotto Neri, bevanda con oltre 60 anni di storia alle spalle, entra nella galassi di Eataly attraverso un accordo per la realizzazione di uno spazio vendita presso il presidio pugliese dell’organizzazione. In Italia il marchio Chinotto Neri è legato da qualche anno alla Ibg, industria di imbottigliamento e distribuzione di proprietà dell’imprenditore Rosario Caputo. “L’ingresso nella famiglia di Eataly – commenta proprio Caputo – è motivo di orgoglio per la nostra azienda. Entrare in quello che in ogni parte del mondo viene indicato come il tempio del mangiare italiano è il giusto premio per il nostro prodotto. Chinotto Neri – prosegue il numero uno di Ibg – è al tempo stesso una bevanda e un marchio che ha fatto la storia nei consumi alimentari degli italiani”. Quanto ai retroscena dell’intesa Caputo si limita a rivelare che “è un’operazione nata per unire due eccellenze del Sud e promossa con estrema convinzione anche da Eataly Puglia, al cui vertice c’è l’avvocato Fabrizio Lombardo Pijola”. Da qui si parte, a tutti gli effetti, per consegnare Chinotto Neri a una dimensione internazionale facendo diventare la bevanda uno dei simboli del Made in Italy nel mondo. Una produzione ecologica Chinotto Neri è una storica bevanda italiana, frutto di una ricetta brevettata in cui coesitono il frutto che le dà il nome, un agrume originario della Cina della forma e dimensione di un mandarino, e varie essenze ed estratti vegetali che conferiscono al prodotto un aroma ed un gusto inimitabili. La produzione del “Chin8 Neri” inizia nel 1949 per volontà di Pietro Neri, un imprenditore di 30 anni che lancia sul mercato di una bevanda dissetante che somiglia per colore alle bibite statunitensi giunte in Italia nel dopoguerra ma con un sapore originale. In seguito ad una mirata riorganizzazione aziendale, dal 2012 la Ibg spa trasferisce la lavorazione a Buccino in provincia di Salerno e punta forte sulla produzione ecosostenibile grazie ad un impianto di generazione di energia fotovoltaica della capacità di 1,27 milioni di kilowatt l’anno. La struttura è installata su una superficie di 7mila metri quadri ed è dotata di 4086 pannelli oltre a una potenza di 980mila kilowatt. Grazie alla produzione ecosostenibile Ibg riduce le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera di ben 673mila chili ogni anno per un equivalente di circa 17mila alberi risparmiati. Oltre che a Chinotto Neri il nome della Ibg è legato a marchi di prestigio come Gatorade, Looza, Pepsi Cola e The Lipton, tutte bevande distribuite in esclusiva dalla società con sede principale a Caserta. Nello scorso mese di febbraio la Ibg, che ha un fatturato annuo di circa 100 milioni di euro, raggiunge i 2 miliardi di litri di produzione, attestandosi tra le principali realtà internazionali del settore. L’accordo con Eataly ha elevato valore strategico perché il circuito è tra i più importanti al mondo per la promozione del Made in Italy in ambito enogastronomico. Le imprese fanno rete Eataly nasce nel 2007 grazie a un’intuizione di Oscar Farinetti, proprietario di UniEuro. È una catena alimentare che mette in rete le migliori aziende italiane del comparto enogastronomico e vende i loro prodotti in una sorta di circuito esclusivo. Oltre che in Italia l’organizzazione, 212 milioni di euro di fatturato medio ogni anno, è presente in diversi Paesi nel mondo e possiede un presidio molto frequentato a New York, negli Usa. Quello di Bari, dove viene ospitato il brand Chinotto Neri, è l’unico negozio del Sud Italia.