Chi difende gli interessi del Mezzogiorno?

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1.

Il lamento, la denuncia: il Mezzogiorno è penalizzato dalle scelte del Governo. Di tutti i Governi, soprattutto da quelli più recenti la prova: Il gap, il divario tra Nord e Sud, è in costante aumento. A prescindere dai milioni di euro, soprattutto di risorse comunitarie, che giacciono non spesi, mi domando: ma chi deve difendere, chi deve rappresentare le ragioni della nostra gente, della gente del Sud?! In questi giorni a Saint-Nazaire, in Francia, sull’Atlantico, è stata consegnata alla MSC di Gianluigi Aponte quella che è la più grande nave da crociera mai costruita da un armatore europeo, La Meraviglia. Madrina, manco a dirlo, Sophia Loren: una presenza costante e prestigiosa per tutte le nuove navi della MSC. Verrebbe da dire: Aponte-Loren, entrambi delle nostre parti. Un binomio poderoso nel Mondo, fra le migliori testimonianze delle capacità e delle qualità della gente del Sud. Alla cerimonia di consegna c’era il nuovo Presidente dei Francesi Emmanuel Macron e c’era l’armatore Aponte, che calorosamente gli stringeva la mano. Ebbene, solo qualche mese fa, i cantieri francesi Saint-Nazaire sono stati praticamente acquistati dalla nostra Fincantieri, che ne detiene il 48%, al qualce si aggiunge il 7% della Fondazione CRT Trieste, partner finanziario della Fincantieri. Lo Stato Francese detiene il 33%, con diritto di blocco e di prelazione, fino ad una possibile nazionalizzazione. Il Presidente Macron vuol rivedere l’accordo e vuole, praticamente, che al posto di CRT Trieste entrino MSC e Royal Caribbean. Tanto, per “garantire commesse industriali e posti di lavoro”. A costo di “tradire il suo credo liberale ed europeista, all’insegna del quale aveva vinto la sua campagna elettorale, Macron si preoccupa innanzitutto della Francia e dei lavoratori francesi. Il nostro Governo è mobilitato con il Ministro per lo Sviluppo Economico, e speriamo bene per l’Italia. Epperò, mi pongo un problema: il Presidente Macron si preoccupa di tutelare le ragioni della Francia, incontra l’armatore Aponte, italiano e campano, di Sant’Agnello, e gli offre addirittura di entrare in quota ai cantieri di Saint-Nazaire, per acquisire nuove commesse, molto più sicure se il committente è anche socio. Ma perché tutto questo non si può fare nei confronti di Aponte o di altri armatori meridionali, a cominciare dai Grimaldi, per coinvolgerli nella proprietà azionaria dei nostri cantieri a cominciare da quelli di Castellamare, di cui è titolare la Fincantieri? Paolo Gentiloni, come e più di Macron, non può parlare personalmente con Aponte o Grimaldi ed offrire loro motivi “validi”, perché utilizzino i nostri cantieri italiani, le cui professionalità e competenze sono unanimemente riconosciute nel Mondo? Ma, soprattutto, i “nostri” – di tutti i Partiti – Senatori e Deputati, quelli che ora tremano per la fine della Legislatura, non riescono a mettere insieme almeno una interrogazione parlamentare per chiedere conto al Governo di quanto sta accadendo e come tutto questo non penalizzi il Mezzogiorno, gli interessi italiani e dei lavoratori italiani?! Chiedo troppo? E vale anche per i Sindacati che da tempo hanno smesso di essere… tali!

2.

Non potevo mancare, sabato 3 giugno, ad un evento di straordinaria Bellezza e Suggestione: l’Orchestra ed il Coro del Teatro di San Carlo, per la prestigiosa direzione di Zubin Metha eseguivano la “Nona” di L. W. Beethoven nel Duomo di Milano. Illuminato a festa, come non mai. Non potevo mancare: la ricerca della Bellezza e delle emozioni irripetibili è ancora più pressante in questo scorcio conclusivo della mia vita. Che poi il “luogo” fosse Milano, la “culla” della mia formazione, rende più facile quella ricerca. Il Duomo illuminato a festa lo avevo visto, con Anna, solo in un’altra occasione: la lettura ineguagliabile di brani dei Promessi Sposi da parte di Giorgio Albertazzi, alla cui Arte solo pochi giorni fa abbiamo reso omaggio qui. In quel “luogo” Zubin Metha ha tratto dall’Orchestra e dal Coro, e dai Solisti, il meglio, con una direzione vibrante e coinvolgente, che ha portato gli spettatori fortunati che gremivano il Duomo ad esplodere in lunghissimi applausi entusiastici. La Sovraintendente, Rosanna Purchia, coadiuvata da Emmanuela Spedaliere, “vulcanica ed inarrestabile”, come la ha definita la stessa Purchia, ha il merito di questo evento, (ma anche di un rilancio che ha del portentoso in termini artistici e statistici) tanto più importante e ……. provocatorio, se si pensa che è stato realizzato a due passi dal Teatro alla Scala. Quella mia “ricerca” della Bellezza è continuata: il giorno dopo, domenica di Pentecoste, in Sant’Ambrogio, il riferimento della mia spiritualità serena, ho ascoltato la Messa in Latino con la omelia, ispirata al Vangelo ed al messaggio di Papa Francesco: celebrava l’Abate-Vescovo Erminio De Scalzi. Il fascinoso “Veni Creatur Spiritus…”, cantato dal Coro di Sant’Ambrogio, ha suggellato una “escursione”, per me, straordinaria.
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Una novità dal risultato delle elezioni in Inghilterra: in tempo di populismo qualunquistico, il successo del recupero identitario dei laburisti dopo la catena di insuccessi del dopo Blair.
Un buon segnale che anche Renzi potrebbe cogliere. Lui che volle portare il PD nel Partito del Socialismo Europeo, nel cui gruppo parlamentare divenne la rappresentanza più numerosa, tanto da esprimerle il Presidente con Gianni Pittella. Ecco, se Renzi invece di “curare” la polemica quotidiana con l’universo mondo di dedicasse alla ricostruzione del Partito, regione per regione, a cominciare da Napoli disastrata, ed al recupero della sua identità ancorandolo saldamente ai valori del Socialismo Europeo, forse potrebbe affrontare le elezioni con fiducia. Qualunque fosse la legge elettorale. E senza ansia da ……..prestazione. Immediata.