“Nel 2016 il Pil della Campania si e’ chiuso con il +3,2%. Sul 2017 il dato non e’ ancora consolidato, ma c’e’ un certo consensus che vede la crescita del Pil intorno all’1,9-2%. E forse si riuscira’ a scavallare il 2%. Numeri straordinariamente positivi”. Cosi’, Massimo Deandreis, Direttore Srm, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, a margine del Focus Campania basato sull’ultimo Check-up Mezzogiorno di dicembre, con la partecipazione del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. “Nel 2017 – spiega Deandreis – il numero delle imprese in Campania e’ cresciuto del +1,2%, piu’ della media del mezzogiorno e di quella nazionale. L’export manifatturiero e’ cresciuto dell’1,6%, e’ stato sopra la media del mezzogiorno. Gli occupati hanno ripreso a salire con un +4,1%, piu’ della meta’ italiana. Il valore aggiunto dell’industria segna +3,7%, piu’ della media del mezzogiorno e di quella nazionale. Per non parlare infine delle start-up innovative che hanno avuto un vero proprio exploit: +44% contro una media italiana del 24%. Certamente tutti sappiamo che di 10 start-up che nascono magari solo una sopravvive e ha successo, pero’ e’ un indicatore di un certo dinamismo imprenditoriale, di giovani che si mettono a fare impresa. Anche perche’ le start-up innovative crescono nel contesto accademico e quindi il loro aumento e’ sintomo di un migliore collegamento con il mondo universitario”.