La riflessione sul dopo Forza Italia “in realta’ va avanti da un po’, a prescindere lo stato di salute di Silvio Berlusconi. Lui stesso ne aveva coscienza quando ha lanciato l’idea del Partito repubblicano”. Lo dice, in un’intervista a Repubblica, il leader di Noi moderati Maurizio Lupi. Per il quale “l’area moderata va rafforzata. Sara’ il tema del nostro congresso il 20 il 21 maggio. Ci sono due opzioni: o il Partito repubblicano, ma Giorgia Meloni sembra fredda, oppure un nuovo Pdl 4.0 a trazione moderata”. Quanto alla guida di questo nuovo Pdl, “i Superman non ci sono piu’ – osserva – non dobbiamo commettere l’errore di pensare di fare una sommatoria di contenitori, ma immaginare una proposta politica liberale e sussidiaria, che faccia sognare che guardi vita all’Italia dei prossimi trent’anni, esattamente come fece Silvio fondando il centrodestra nel 1994”. Dunque, “si puo’ ipotizzare molto giovane che costringa tutti noi a fare un passo indietro”. Secondo Lupi, il Terzo polo “non esiste. Piu’ va avanti e piu’ si polverizza”, perche’ “un partito della responsabilita’ una volta che non va governo in un sistema bipolare si scioglie”. “La cosa piu’ importante e’ fare bene al governo – conclude – quella e’ la sfida da vincere. Ma non va dimenticato che il centrodestra vinto anche grazie all’attuale sistema elettorale. Resta enorme il problema dell’astensionismo e di un elettorato mobile. Noi moderati e Forza Italia dobbiamo avere la coscienza di nuove sfide: abbiamo un anno di tempo per organizzare un’offerta in vista del prossimo cimento elettorale, le Europee”.