Centro Ester, proclamato lo sciopero: il 4 ottobre lavoratori in corteo

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Ancora tensione al Centro Ester di Napoli dove i sindacati proclamano lo sciopero di 24 ore per il prossimo 4 ottobre. Nella stessa data alle 10 i lavoratori si muoveranno in corteo dalla sede del Centro Ester in Via Giambattista Vela, 91 a Napoli, per una manifestazione di protesta per le vie del centro.
In una nota  firma di Raniero Misuraca, Salvatore De Cicco e Vincenzo Migliore di Uil Fpl, Cgil Fp e Cisl Fp le organizzazioni sindacali ricordano i motivi che portano a questa forma protesta: “In data 16 Settembre u.s., le scriventi federazioni, comunicavano l’attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione ai sensi della L. 146/90 e successive modifiche, del Centro Ester di Napoli – Barra, dove si denunciava il comportamento poco chiaro dell’Amministrazione che ha accumulato un debito con i lavoratori afferenti, di oltre 20 mensilità.
In data 02 Agosto u.s. c’è stato un incontro tra le scriventi e l’Azienda negli uffici della Provincia di Napoli per un tentativo di conciliazione, dove in quella occasione è stato presentato un piano di parziale rientro a firma del direttore dott. Gino Russo, dove si comunicava che entro la prima decade di settembre, sarebbero stati pagati 5 stipendi e le parti convenivano di rivedersi presso la stessa sede il 14 settembre u.s. alle 09,30 per fare le dovute verifiche.
In data 14 Settembre u.s., l’azienda non si presenta, inviando una e-mail in pari data alle 09,22 chiedendo un rinvio e, in sede di riunione, si apprendeva dai lavoratori che delle 5 mensilità attese, ne erano state pagate solo 2.
Si denunciava inoltre che non sono stati mantenuti gli accordi sottoscritti con i lavoratori sul tavolo della Direzione provinciale del lavoro, dove si era convenuto di diluire le 20 mensilità arretrate in 40 rate mensili.
Considerato che ad oggi non si è avuta nessuna convocazione da parte della Prefettura, si ritengono espletate le procedure di raffreddamento e conciliazione ai sensi della L. 146/90 e successive modifiche”.