Cei, il cardinale Bassetti a Napoli: Chiesa italiana, c’è tanto da cambiare

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In foto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei

“Ci sono alcuni ostacoli alla prassi sinodale, a cominciare dal livello della parrocchia, che vanno rimossi, altrimenti non cambierà nulla in una Chiesa come quella italiana in cui sono, invece, tante le cose da cambiare oggi, per rispondere alle attuali esigenze della missione e a quelle degli anni a venire”. E’ quanto afferma il cardinale Gualtiero Bassetti presidente della Cei, intervenendo al convegno su “La sinodalità al tempo di Papa Francesco, fra tradizione ed evoluzione dogmatica’” organizzato a Napoli dalla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. “Non pretendo di dare una risposta esaustiva alla domanda – premette Bassetti – e certamente vanno investigate ragioni storiche complesse. E’ ora però che il nodo della temuta contrapposizione fra autorità e sinodalità sia sciolto, altrimenti la prassi sinodale non parte nelle parrocchie, nelle piccole comunità cristiane, nelle diocesi e si carica di fatiche inutili e sterili anche a livello di Chiesa universale, come si vede dalla drammaturgia inscenata durante gli ultimi quattro Sinodi dei vescovi, con gruppi e gruppuscoli che puntualmente urlano che siamo addirittura sull’orlo di un’apostasia apocalittica e un clima generale di chiacchiericci e di diffidenza che francamente non è degno di uomini e donne di Chiesa”. Per Bassetti, “anche il carisma dell’infallibilità personale del Pontefice, che non dipende dal consenso della Chiesa, non è concepibile fuori dalla Chiesa. C’è chi ritiene, purtroppo anche fra gente di Chiesa che dovrebbe pensare e fare tutto il contrario, di condizionare e manipolare l’altissimo magistero del Papa attraverso l’uso spregiudicato, menzognero e calunnioso dei social”. Il presidente della Cei richiama l’esigenza di operare “un discernimento sulla riforma delle nostre strutture ecclesiali e mentali. Occorre decidere cosa è necessario e doveroso trasmettere e cosa invece dobbiamo abbandonare o radicalmente alleggerire”.