Cede anche la Crusca, ultimo baluardo della cultura

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in foto la sede dell'accademia della crusca

Sentire verbi intransitivi seguiti dal complemento oggetto, per l’italianista non è una bestemmia. “Scendi il cane, siedi il bimbo, telefonalo” sono espressioni corrette. Perché la lingua non è una scienza esatta e nel tempo può adeguarsi a certe storture dialettali. Grammatica, sintassi e metrica sono optional per vecchi bacucchi, come me. E noi criticavamo la ministra dell’istruzione quando ci augurava Buon Hanno. Oggi è ignorante chi scrive bene. Infatti, tutti dicono Status quo, anziché statu. Come può essere nominativo, se non si accorda con Quo, ablativo? O è uno dei nipoti di Paperino.

L’ultima possibilità è dichiarare guerra all’Egitto
Ma non servirebbe ad avere ulteriori informazioni. Nel caso Regeni non c’è più nulla da scoprire. La verità è emersa subito. Il giovane fu vittima di una curiosità estranea alla ricerca di studio. Lo presero per una spia e i servizi segreti lo torturarono per sapere per chi lavorava. Assassino fu il regime militare. Che importa il nome dell’esecutore? Quindi, o rompiamo i rapporti diplomatici col Cairo e con tutte le dittature del mondo, o avvertiamo altri eventuali studenti di essere estremamente prudenti se docenti sprovveduti o interessati li mandano in paesi privi di garanzie democratiche.

Gli incerti del mestiere di chi parla troppo
Ho sempre creduto che i grandi doni di Dio fossero l’amore e la vita. Invece, alla mia veneranda età apprendo, da chi si presume ne sappia più di chiunque altro, che è il sesso. Ecco perché il mondo è pieno di donatrici. Chi l’avrebbe mai detto. Non si può negare che sia piacevole e, quindi, apprezzato anche dai non credenti che non lo meriterebbero. Ne approfittano anche i preti che, chissà perché, non dovrebbero, pur essendo persone di Sua maggiore fiducia. Quindi lo fanno nel modo sbagliato. Mascalzoni. Qualcuno viene scomunicato. Ma non è questo il modo di evitare altre vittime.

Gli hanno dato fuoco senza malvagità, era solo uno scherzo
Il tribunale dei minori di Verona sospende la sentenza e mette alla prova, ai lavori socialmente utili, il giovane che ne aveva 16 quando per divertirsi uccise un marocchino di 64 anni. Brav’uomo, spesso ammalato, dormiva nella carcassa di un’auto quando non era in ospedale. Una sera, assieme a un complice non imputabile, che può delinquere fino a 14 anni, sfidarono il sonno di Ahmed, incendiando la sua cuccia. Il senzatetto non si svegliò e morì carbonizzato. Ora che i ragazzi sono più evoluti e votano a 18 anni. Il legislatore dovrebbe rivedere l’età di punibilità o la sensibilità dei giudici.