Cautela sui mercati con l’avvio del count dow della Brexit

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Le principali Borse europee hanno si muovono in leggero rialzo, stamani. Il Ftse Mib segna +0.04%, il Dax30 di Francoforte +0.14%, il Cac40 di Parigi +0.01, l’Ibex 35 di Madrid -0.01% e il Ftse100 di Londra +0.03%. Piatto l’indice Stoxx Europe 600.

I mercati si muovono insomma con cautela nel giorno dopo l’avvio ufficiale della Brexit, con l’attivazione dell’art.50 del Trattato di Lisbona.

Stamani le piazze asiatiche hanno chiuso quasi tutte in negativo. A cominciare dal Nikkei 225 che a Tokyo ha chiuso con una flessione dello 0,80%. Non dissimile, peraltro, la performance del Topix, che si è deprezza dello 0,87%. Da dire, tuttavia, che l’indice nipponico più ampio risulta comunque in progresso di quasi l’1% nel primo trimestre a dispetto, verrebbe da dire, del rafforzamento dello yen.

In proposito, anzi, è bene ricordare che sul fronte valutario, il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, guadagna circa lo 0,10% a fronte del declino dello 0,20% dello yen, valuta quest’ultima che però nell’intero trimestre si è apprezzata appunto di oltre il 5%.

Sempre sui mercati asiatici da registrare il modesto declino del Kospi a Seoul, in flessione dello 0.20% circa, in linea con l’andamento negativo registrato dall’indice Msci Asia-Pacific (Giappone escluso) che ha perso circa lo 0,30% dopo essersi riavvicinato ai massimi dal luglio 2015 in avvio di seduta.

Decisamente peggiore la giornata delle piazze della Cina continentale: Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 perdono rispettivamente  l’1% e lo 0,80%, e così pure  lo Shenzhen Composite che lascia sul campo il 2%.

A Hong Kong l’Hang Seng cala dello 0,37%.

Sul mercato valutario Eur/Usd passa di mano praticamente immutato nelle ultime ore, a 1,075. L’oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,02%. Lieve aumento per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,40%, dopo il balzo di oltre due punti percentuali di mercoledì
E, tuttavia, da notare che a Sydney, a sostenere il listino non sono i titoli petroliferi, che vivono invece una seduta contrastata. E in ogni caso tra i principali indici della regione l’S&P ASX 200 è l’unico in controtendenza, con un guadagno dello 0,39% al termine degli scambi.

Andamento misto, ieri, infine, per la borsa di New York con il Dow Jones che ha perso lo 0,2% mentre l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno guadagnato rispettivamente lo 0,11% e lo 0,38%.

L’indice delle blue chip ha risentito dell’andamento negativo del comparto finanziario.

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Giovedì 30 Marzo 2017

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