Con l’obiettivo di creare un’alternativa “meridionalista” al salone di Torino, torna l’appuntamento napoletano con i libri, i dibattiti, la cultura. Dopo l’edizione inaugurale del 2018 con i suoi 20.000 visitatori, arriva la seconda edizione del Salone del Libro e dell’Editoria di Napoli da oggi a domenica, nella suggestiva sede di Castel Sant’Elmo, al Vomero: “NapoliCittàLibro”, promossa dall’associazione Liber@Arte, in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura e il Polo Museale della Campania, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha scelto quest’anno il tema “Approdi. La cultura è un porto sicuro”. Arrivano a Napoli tutti i big nazionali dell’editoria e la loro presenza, unita a quella dei tanti piccoli e medi editori nazionali, campani e napoletani, costituisce “un fattore decisivo nel definire quello che è l’ambizioso obiettivo di NapoliCittàLibro: restituire alla città un ruolo strategico sulla mappa dell’editoria e della cultura in Italia. NapoliCittàLibro” vuole essere il grande Salone del Libro e dell’Editoria da cui parta la riscossa del Mezzogiorno” si legge in una nota. Ed è proprio sul Mezzogiorno, da far rinascere con investimenti e progetti, ma anche su banche, finanza, etica dell’economia e sulla tutela del risparmio che si incentra uno dei volumi di Guida Editori che sarà presentato domani al Salone, “Il salvadanaio – Manuale di sopravvivenza economica” di Riccardo Pedrizzi, ex senatore di An, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama. Il libro contiene la introduzione di Giuseppe De Lucia Lumeno, segretario generale dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari e la prefazione del cardinale Gerard Muller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede. Interverranno alla presentazione Costanzo Jannotti Pecci, vicepresidente dei Cavalieri del Lavoro, Luciano Schifone, presidente Centro Studi “La Contea”, Umberto Ranieri, presidente della Fondazione “Mezzogiorno/Europa” con esponenti dell’Ucid (Unione cristiana imprenditori e dirigenti), n particolare con la presidente regionale della Campania, cavaliere del Lavoro Stefania Brancaccio e con Diego Guida.